Cyberbullismo: è emergenza a scuola!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/04/2016 Aggiornato il 26/04/2016

Si moltiplicano gli episodi di cyberbullismo fra i ragazzi a scuola, anche se i genitori non si rendono conto del problema. Minacce e insulti sul web

Cyberbullismo: è emergenza a scuola!

Si chiama cyberbullismo e, purtroppo, è un fenomeno noto già da tempo. È l’espressione dell’aggressività, lo scherno, la frustrazione e l’inadeguatezza di parte delle nuove generazioni, figlie della tecnologia, che costituisce il mezzo per assoggettare i coetanei più deboli. I bulli in questo modo trovano i mezzi per aggredire gli altri ragazzi, spesso rimanendo anonimi. Il computer, il telefonino o il tablet diventano gli scudi con i quali compiere una battaglia contro i più fragili, mentre le spade e le frecce sono sms, foto compromettenti, insulti e minacce. Secondo la Polizia Postale, nella metà delle scuole italiane ci sono stati episodi di cyberbullismo.

Più forti dietro al pc

I nuovi bulli, gli adepti del cyberbullismo, si nascondono dietro ai mezzi tecnologici. Colpire di nascosto è la loro prerogativa. Lo conferma il Censis che, in collaborazione con la Polizia Postale, ha presentato i risultati dell’indagine “Uso consapevole dei media digitali”, svolta attraverso questionari inviati nelle scuole, cui hanno risposto 1.727 presidi delle medie e delle superiori. Il 77% di essi ritiene, infatti, che Internet sia l’ambiente dove avvengono più frequentemente i fenomeni di bullismo, più che nei luoghi di aggregazione dei giovani (47%), nel tragitto tra casa e scuola (35%) o all’interno della scuola stessa (24%).

Chi sono i cyberbulli

Minacce, vessazioni, foto compromettenti, insulti: sono tanti i modi in cui il cyberbullo attacca i coetanei ritenuti più deboli. Nel 10% dei casi lo fa con il sexting, l’invio di foto o video sessualmente espliciti, e nel 3% con l’adescamento online (a volte perpetrato da un adulto). I cyberbulli sono sia maschi sia femmine, secondo il 70% dei presidi, per il 19% invece sono in prevalenza ragazze e per l’11% soprattutto ragazzi. Un ragazzo su due (il 52,7%) nell’ultimo anno è stato preso di mira almeno una volta dai bulli.

I genitori minimizzano

I genitori sembrano avere poca percezione del problema, etichettando gli episodi a dispetti tra ragazzi. L’81% dei dirigenti scolastici, infatti, ha osservato che tendono a minimizzare il fenomeno, ritenendo il bullismo digitale una sorta di scherzo tra ragazzi. Il 20% dei presidi ha denunciato una grande difficoltà da parte delle famiglie a capire esattamente le conseguenze di questo fenomeno.

Arginare il problema

“I sondaggi confermano l’importanza degli effetti della prevenzione nelle aule – ha detto il direttore della Polizia Postale, Roberto Di Legami -, ma il sistema scolastico ha grande difficoltà a dare continuità all’azione di prevenzione ed educazione. All’intervento episodico segue di rado una riflessione più stabile nelle classi”. Il 39% delle scuole ha già attuato alcune azioni mirate contro il cyberbullismo, previste dalle linee di orientamento del ministero dell’Istruzione e il 63% intende farlo nel corso di questo anno scolastico. Purtroppo però, nel 36% degli istituti, la partecipazione non va oltre la metà dei genitori e nel 59% dei casi solo pochi si presentano.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Una recente indagine l’Istat ha rilevato che un ragazzo su due (il 52,7%) nell’ultimo anno è stato preso di mira almeno una volta dai bulli e circa uno su dieci (il 9,1%) ha subito atti di bullismo con cadenza settimanale.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti