Va d’accordo con gli insegnanti? Il carattere ci guadagna

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/10/2016 Aggiornato il 04/10/2016

I teenager che sviluppano un buon rapporto con gli insegnanti risultano il 38% meno aggressivi e il 56% meno oppositivi. E l'effetto permane negli anni

Va d’accordo con gli insegnanti? Il carattere ci guadagna

Un buon rapporto con gli insegnanti educa i ragazzi al rispetto dell’altro e alla non aggressività. Per ottenere i primi risultati, poi, non sarebbe necessario attendere: il cambiamento in positivo, infatti, si percepirebbe sin da subito e, inoltre, permarrebbe negli anni. A sottolinearlo è uno studio pubblicato su Journal of Youth and Adolescence dal Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo (Svizzera) in collaborazione con il Violence Research Centre del Cambridge’s Institute of Criminology (Regno Unito) e con l’Università di Toronto (Canada), secondo cui se i ragazzi di 11 anni intessono una sana relazione con i loro insegnanti cresceranno meno aggressivi e più altruisti e cooperativi. I ricercatori spiegano, quindi, che buoni insegnanti potrebbero fare la differenza nello sviluppo dei ragazzi, soprattutto in momenti delicati della crescita come quelli della preadolescenza e dell’adolescenza.

Esaminati oltre 1.000 ragazzi

I ricercatori sono giunti alle loro conclusioni dopo aver esaminato i dati relativi a 1067 ragazzi svizzeri provenienti da 56 scuole di Zurigo. Particolare attenzione è stata posta dagli studiosi a quei bambini che, intorno ai 10 anni, avevano cambiato insegnantI per diversi motivi. Vari i fattori considerati, tra cui il contesto socio-economico e culturale delle famiglie di origine dei ragazzi partecipanti allo studio: dai risultati è emerso che i teenager che avevano sviluppato un buon rapporto con i propri insegnanti risultavano il 38% meno aggressivi e il 56% meno oppositivi e provocatori – con un effetto che rimaneva anche a 15 anni – e il 18% più altruisti e cooperativi rispetto ai coetanei che provavano sentimenti misti o negativi verso i docenti.

 

 

 
 
 

In breve

IMPORTANTE ANCHE L’ESEMPIO DEI GENITORI

Per ridurre l’aggressività nei ragazzi è fondamentale che i genitori, sin da quando i bambini sono piccoli, diano loro il buon esempio evitando di ricorrere alla violenza fisica e verbale.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti