Che cos’è il pavor nocturnus nel bambino?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/11/2015 Aggiornato il 25/11/2015

Se il piccolo si sveglia di soprassalto e piange potrebbe non trattarsi di un incubo ma di pavor nocturnus. Ecco di che cosa si tratta e come comportarsi

Che cos’è il pavor nocturnus nel bambino?

Il bambino si desta di soprassalto, piange, urla, suda, si agita, non è sveglio, ma nemmeno addormentato. È in sintesi la descrizione di quanto accade a molti bimbi dai 3 ai 10 anni. Si chiama “pavor nocturnus” o terrore notturno, un disturbo frequente, annoverato tra le parasonnie, cioè i comportamenti anomali che si verificano durante il sonno. L’attacco di terrore spaventa i genitori che vedono il proprio figlio disperato e non cosciente. E se si tenta di consolarlo, la crisi peggiora. Dopo l’episodio, il bambino si rilassa e riprende a dormire.

Che cos’è il pavor nocturnus?

Questo disturbo, tipico dell’età pediatrica, si caratterizza per un parziale risveglio dal sonno profondo, accompagnato, il più delle volte, da pianto, grida, agitazione intensa, pallore, sudorazione, tachicardia e respiro accelerato. Il bambino appare inconsolabile, non risponde agli stimoli esterni, anzi, se sollecitato, la sua paura e le reazioni di panico aumentano. Se svegliato, è confuso, disorientato e non riconosce le persone vicine. Una caratteristica fondamentale è che al mattino non ricorda nulla di quanto accaduto. Gli episodi, che si verificano di solito nelle fasi 3 e 4 del sonno non-REM (cioè quando il bambino passa da una fase di sonno profondo a una di sonno leggero, dove inizia a sognare) possono durare da pochi minuti a oltre mezz’ora. Il disturbo diminuisce spontaneamente e in modo graduale nel tempo.

Quali sono le cause?

Le cause possono essere diverse: asma notturna, reflusso gastroesofageo, apnee, stress, vescica piena, alterazioni dell’equilibrio idro-salino, pasti abbondanti oppure elementi che disturbano il sonno come sorgenti luminose o sonore. Secondo alcuni specialisti, gli episodi possono essere anche associati a spettacoli visti, a fiabe o racconti uditi che hanno colpito la fantasia del bambino, mentre altri sostengono che il pavor nocturnus è scarsamente o per nulla influenzato dalle emozioni e dalle attività psichiche dei giorni precedenti. Si attribuiscono anche cause genetiche, non rare. Infatti, c’è un rischio 10 volte maggiore di sviluppare terrori notturni se almeno uno dei parenti stretti ha sperimentato questo o altre parasonnie, per esempio il sonnambulismo, nella propria vita.

Consigli per mamma e papà

Durante l’episodio di pavor nocturnus i genitori devono evitare di toccare il bambino, altrimenti il terrore aumenta. Non bisogna svegliarlo, ma parlargli in modo tranquillo e rassicurante per favorire il ritorno alla calma. Inoltre, è buona regola evitare pasti pesanti e racconti o spettacoli che possono impressionare il piccolo. È anche consigliabile assicurarsi che, durante la manifestazione del disturbo, il bimbo non urti spigoli oppure oggetti, dato che i suoi movimenti possono essere improvvisi. In ogni caso, i genitori possono stare tranquilli.

 

 

 

 
 
 

da sapere!

 A parte il senso di impotenza che può generare in mamma e papà, il pavor nocturnus non è considerata una malattia e non ha effetti collaterali. Il disturbo scompare spontaneamente nel tempo, generalmente con l’adolescenza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti