Dislessia: scoppia il caso Olanda

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/03/2016 Aggiornato il 24/03/2016

Ai bambini con dislessia in Olanda sarà vietato l’uso di calcolatrici e correttori durante gli esami scolastici. La situazione in Italia

Dislessia: scoppia il caso Olanda

Sono molti i bambini e i ragazzi che soffrono di dislessia, fortunatamente oggi riconosciuta e diagnosticata sempre prima. In Olanda, un provvedimento recente sta facendo molto discutere: saranno vietati calcolatrici e correttori durante gli esami scolastici, anche per gli studenti affetti da dislessia.

Le ragioni del provvedimento

Questo divieto ha scatenato polemiche sia da parte delle famiglie degli alunni con dislessia, sia da quasi tutta l’opinione pubblica. Ma il ministero dell’Istruzione olandese pare non voler fare marcia indietro.  Infatti, la motivazione addotta è che gli esami e i test scolastici debbano essere uguali per tutti. Negando di fatto quanto universalmente riconosciuto e cioè che la dislessia necessita di alcuni aiuti perché si possa accedere in modo davvero paritario agli esami.

Cosa avviene in Italia

Mentre in Olanda si adduce l’equità come motivazione per il divieto dell’utilizzo di aiuti e dispositivi durante gli esami, in Italia la legge prevede che i bambini e i ragazzi dislessici usufruiscano di piani didattici personalizzati, che prevedono sia l’uso della calcolatrice, sia la videoscrittura con correttore ortografico. Ma c’è di più. la scuola italiana prevede anche misure dispensative: si tratta di evitare agli studenti dislessici alcune pratiche che non hanno rilevanza sull’apprendimento ma che possono metterli in difficoltà e in imbarazzo (per esempio, la lettura di lunghi brani in classe). 

 

 

 
 
 

In breve

QUALI DIFFICOLTA’ CON LA DISLESSIA

In Europa, la dislessia colpisce più di 20 milioni di persone, solo in Italia più di un milione. Ha cause fisiologiche e può determinare difficoltà sia nella lettura, sia nella scrittura (in questo caso si parla di disgrafia). Chi soffre di dislessia può anche essere affetto da discalculia (difficoltà nell’eseguire calcoli) e disprassia (problemi nell’eseguire movimenti coordinati).

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti