Febbre o mal di gola: lo mando a scuola oppure no?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/02/2017 Aggiornato il 11/09/2017

È il dubbio di tante mamme quando il bambino ha la febbre o il mal di gola, così frequenti in questa stagione. Come fare a decidere per il meglio?

Febbre o mal di gola: lo mando a scuola oppure no?

Febbre o mal di gola, mal di pancia o dissenteria. In inverno  questi disturbi sono frequenti, soprattutto tra i più piccoli, e spesso è difficile capire quando sono davvero seri e se il bambino deve restare a casa o se può comunque andare a scuola o all’asilo. Un dilemma per i genitori, che spesso non sanno che pesci prendere.

Il sondaggio americano

Un sondaggio nazionale effettuato dall’Università del Michigan ha indagato l’atteggiamento di mamma e papà quando si tratta di scegliere se tenere in casa i bambini in caso di febbre o mal di gola. È emerso che il 75% dei genitori coinvolti ha tenuto a casa il figlio malato almeno una volta nel corso dell’anno. Un genitore su cinque ha scelto di mandare comunque i figli a scuola anche con la dissenteria, mentre il 58% ha preferito lasciarli a casa in caso di vomito. Il 49% li manda a scuola in caso di leggera febbre cui non si associano altri sintomi, naso che cola, tosse (12%) e occhi arrossati che lacrimano (16%). La maggior parte dei genitori (80 %), comunque, non è propenso a mandare a scuola il bambino con la diarrea.

Le paure dei genitori

Tra  i fattori che pesano di più sulla decisione se tenere i bimbi a casa o mandarli a scuola sono  il timore che col passare delle ore i sintomi possano peggiorare (60%), che il proprio figlio contagi i compagni di classe (47%) e la paura di fargli perdere troppe lezioni (37%).

Il parere dei pediatri

La presenza o meno di febbre è decisiva per molti genitori: se la temperatura è normale, anche in presenza di naso che cola, tosse secca occhi arrossati, in genere il bambino viene mandato a scuola. In realtà, secondo i pediatri, la febbre è un segnale che non andrebbe valutato in modo isolato. In caso il bambino abbia una temperatura inferiore a 37 gradi, ma tosse e naso che cola, inappetenza, mal di testa, andrebbe comunque tenuto a casa. Vomito e diarrea, invece, possono essere causati da un virus, ma anche da un’intossicazione alimentare. Se i disturbi sono accompagnati da dolore o febbre o se il bambino è troppo piccolo per gestirli, per esempio andare in bagno da solo e lavarsi poi bene le mani, è meglio lasciarlo a casa.

 

 

 

 
 
 

In breve

UN PROBLEMA ANCHE CON CHI LASCIARLO

Il 18% dei genitori intervistati  ha dichiarato che anche la difficoltà di trovare qualcuno che stia a casa con il bambino rappresenta un discrimine importante nella scelta tra casa o scuola, mentre per l’11%  è fondamentale non perdere giornate di lavoro.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti