Un bimbo su sei fa la pipì a letto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/11/2013 Aggiornato il 12/11/2013

Nonostante sia un disturbo diffuso, resta ancora un tabù. La maggior parte dei genitori con figli che fanno la pipì a letto, infatti, si vergogna e non ne parla con il pediatra

Un bimbo su sei fa la pipì a letto

 

Fino ai quattro anni è normale che il bimbo faccia la pipì a letto. I genitori, quindi, non devono preoccuparsi eccessivamente. Se, invece, il fenomeno persiste oltre i cinque-sei anni si parla di enuresi notturna, un problema che richiede la valutazione del pediatra. Si tratta di una situazione più comune di quanto si pensi: riguarda un bambino su sei. Purtroppo, però, spesso mamma e papà fanno finta di nulla perché si vergognano. Lo rivelano gli esperti riuniti in occasione del Congresso nazionale del Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef), tenutosi recentemente a Milano.

Il 15% dei maschietti fra i 6 e gli 8 anni

Nei mesi scorsi la Simpef ha condotto un’indagine fra le famiglie di 2.166 bambini lombardi di età compresa tra i sei e gli otto anni. È emerso che il 15% dei bimbi (uno ogni sei appunto) soffre di enuresi notturna. Il sesso più colpito è quello maschile. Dei 335 bimbi con il disturbo, 150 soffrono di una condizione “severa”, ossia fanno la pipì a letto almeno tre volte a settimana. Nel 2% dei casi, inoltre, il problema perdura fino all’adolescenza.

I genitori si vergognano

Molti genitori hanno timore di parlare del problema del figlio o lo sottovalutano, così non ne informano il pediatra. Spesso, poi, lo considerano un disturbo esclusivamente psicologico, quando invece è il contrario. Fare pipì a letto, infatti, è per lo più provocato da problemi fisici, ma causa importanti ripercussioni a livello psichico, come insicurezza nell’età adolescenziale. Inoltre, occorre considerare che l’ex bambino malato di enuresi rischia l’incontinenza da adulto.

Le cure ci sono

L’enuresi notturna è un problema fisico. Le cause variano da caso a caso. Talvolta, la colpa è delle dimensioni della vescica, altre di variazioni ormonali. In ogni caso, la malattia può essere curata con farmaci o accortezze specifiche. Per esempio, sarebbe bene evitare di far bere al bambino il latte prima di andare a dormire, non solo perché è un liquido ma anche perché contiene il calcio che favorisce un aumento della produzione di pipì. No anche a offrire alimenti grassi e salati a cena, come patatine e salumi, perché inducono a bere molto. 

In breve

NO AI RIMPROVERI

Se il bimbo fa la pipì a letto, non punirlo o rimproverarlo: non serve a nulla e rischia di creare troppe tensioni nel piccolo. Numerose ricerche hanno, infatti, dimostrato che il rimprovero aggrava la situazione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti