Integratori in gravidanza: anche per la vitamina D?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/12/2016 Aggiornato il 11/11/2019

L’eventualità di ricorrere a integratori di vitamina D in gravidanza va valutata in base ai casi. Ecco quando serve

Integratori in gravidanza: anche per la vitamina D?

L’assunzione di integratori in gravidanza di vitamina D dovrebbe essere personalizzata.

È quanto emerge da uno studio condotto dal professor Nicholas Harvey e della dr.ssa Rebecca Moon dell’Università di Southampton (Regno Unito), secondo cui i fattori di cui bisogna tenere conto per decidere l’integrazione sono i livelli di vitamina D nel sangue della futura mamma all’inizio della gestazione, l’aumento di peso durante la gravidanza e la data prevista per il parto.

Effetti diversi

Per dimostrare che l’assunzione di integratori in gravidanza di vitamina D dovrebbe essere personalizzata, i ricercatori hanno chiesto a oltre 800 donne incinte di assumere ogni giorno 25 microgrammi di vitamina D. L’effetto è stato diverso in base ad alcune caratteristiche individuali delle donne, in particolare è risultato maggiore in quelle che:

  • partoriscono in estate;
  • ingrassano di meno durante la gravidanza;
  • all’inizio della gestazione presentano livelli ematici più elevati di vitamina D.

A che cosa serve

La vitamina D, favorendo l’assorbimento del calcio, gioca un ruolo cruciale per la salute delle ossa e dei muscoli: carenze durante la gravidanza possono compromettere sia il corretto sviluppo del bimbo nel pancione sia la salute delle ossa dopo la nascita.

All’aria aperta

Per assicurarsi un apporto adeguato di vitamina D è necessario stare all’aria aperta (la vitamina viene sintetizzata dalla pelle esposta al sole) per circa 30 minuti al giorno, con braccia e gambe scoperte, almeno 2 volte alla settimana.

Questo perché gli alimenti naturalmente ricchi di vitamina D sono pochi e contribuiscono solo per il 20% a coprire il fabbisogno: si tratta per lo più di pesce come aringhe, tonno, salmone, acciughe, alici, cernia, spada, spigola, trota, latte e formaggio. Una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi, di cui è ricco l’olio extravergine d’oliva, ne migliora la biodisponibilità (o assorbimento).

Acido folico e iodio

Per quanto riguarda gli integratori in gravidanza, a parte l’acido folico e lo iodio, sempre raccomandati in gravidanza, gli altri vanno assunti solo se c’è una carenza specifica. 

Lo sapevi che?

Una ricerca di GfK Eurisko per Integratori Italia ha evidenziato che 7 italiani su 10 hanno usato un integratore, 4 su 10 desiderano ricevere consigli al riguardo. Il medico di famiglia è per il 53% degli intervistati la prima fonte di informazione.

Fonti / Bibliografia

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