Hiv: troppi i contagi prenatali

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/07/2016 Aggiornato il 28/07/2016

In Italia sono disattese le linee guida per la prevenzione dell’Hiv in gravidanza. Ancora molti i casi di infezione

Hiv: troppi i contagi prenatali

Se si ha intenzione di avere un figlio, è indispensabile sottoporsi al test dell’ Hiv, soprattutto se non si conosce il proprio stato sierologico. La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicazioni alla mamma e al bambino. Nel caso in cui si scopra di avere contratto il virus, infatti, si possono approntare gli interventi necessari per ridurre il rischio di trasmissione al piccolo, oltre che al partner. Questo però molto spesso non avviene, come denuncia la Lega italiana per la lotta contro L’aids (Lila).

Previsto un doppio test

“È gravissimo che nel 2016 in Italia una donna in gravidanza non sia sottoposta al test Hiv e che questo possa comportare la trasmissione del virus al figlio. Questo significa che le Linee guida sulla gravidanza sono state disattese”. È la denuncia del presidente della Lega italiana per la lotta contro l’Aids (Lila) Massimo Oldrini. “Le linee guida sulla gravidanza parlano chiaro – prosegue Oldrini -: a tutte le donne in gravidanza bisogna fare due test Hiv, uno nel primo trimestre e uno nell’ultimo trimestre della gestazione. Questi test permettono di escludere l’infezione da Hiv nella madre oppure di assicurarle le terapie che impediscono la trasmissione del virus al bambino”. 

Gli ultimi dati disponibili

Secondo i dati del bollettino del sistema di sorveglianza Hiv/Aids dell’Istituto superiore di sanità, i casi di Hiv pediatrico a causa della trasmissione materno infantile sono addirittura in aumento: nove casi registrati nel 2013-14 rispetto ai quattro del 2007-08. “Questo dato purtroppo conferma che nel nostro Paese non c’è sufficiente attenzione nei confronti dell’Hiv – conclude Oldrini -. Chiediamo alla ministra Beatrice Lorenzin, che si è tanto spesa sul tema della maternità, che garantisca il rispetto delle linee guida sulla gravidanza per quanto riguarda il test Hiv”.

 

 

 

 
 
 

In breve

SOLO LA MAMMA TRASMETTE L’HIV

L’Hiv può essere trasmesso al bimbo ne pancione solo nel caso in cui sia la madre ad averlo. Il termine scientifico che si utilizza in questi casi è “trasmissione verticale” e può avvenire durante la gravidanza, al momento del parto o attraverso l’allattamento al seno. Il rischio di trasmissione dell’Hiv dalla madre al figlio può essere molto ridotto con una terapia idonea durante la gravidanza, con il parto cesareo, con l’allattamento artificiale o con una terapia al neonato. Il padre, se Hiv positivo, non può mai trasmettere il virus direttamente al nascituro, ma è necessario che non lo trasmetta alla futura madre al momento del concepimento.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti