Allergie alimentari: si prevengono prima dello svezzamento

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/04/2019 Aggiornato il 10/04/2019

Le allergie alimentari dei bambini sono in costante aumento e tale sensibilizzazione crescente preoccupa sia i genitori, sia la comunità medico-scientifica che propone un innovativo approccio di prevenzione. Ecco di che cosa si tratta

Allergie alimentari: si prevengono prima dello svezzamento

Per prevenire le allergie alimentari più comuni può essere efficace somministrare ai bambini piccole quantità di alimenti a rischio. Questa pratica non aumenterebbe il rischio di allergie alimentari, come si pensava un tempo, ma anzi le preverrebbe in modo efficace.

Lo studio su 1.300 neonati

La ricerca che indaga le cause e le soluzioni delle più comuni allergie alimentari, ha preso in considerazione un campione di 1.300 neonati ed è stata guidata dai ricercatori del King’s College di Londra. Il campione è stato diviso in due gruppi. Il primo gruppo di neonati è stato sottoposto all’assunzione precoce di alimenti potenzialmente allergizzanti (in quantità irrisoria) come burro di arachidi, un uovo piccolo, yogurt di latte vaccino, pasta di sesamo, pesce, biscotti con cereali. Il secondo gruppo, invece, ha seguito l’iter di svezzamento più tradizionale lasciando, dunque, per ultimi i cibi a rischio di allergie alimentari.

Effetti incoraggianti

Ciò che è risultato da tale studio è stato davvero sorprendente. Infatti, i bambini che sono stati precocemente introdotti all’assunzione di alimenti cosiddetti allergizzanti, hanno mostrato un tasso di allergie decisamente inferiore rispetto ai bambini del secondo gruppo: 2,4% contro 7,2%.

La diffidenza dei genitori

Non tutti i neonati appartenenti al primo gruppo, però, sono risultati un campione attendibile proprio per la reticenza dei genitori a somministrare ai piccoli cibi solidi. Infatti, i ricercatori si sono presto convinti che questo tipo di protocollo sarebbe difficile da applicare, poi, nella vita reale e nella quotidianità delle famiglie. Ma, nonostante questo tipo di ostacolo, il consumo precoce di alimenti allergizzanti sarebbe davvero la via migliore per prevenire le numerose, e sempre più diffuse, allergie alimentari che colpiscono  sin nella prima infanzia e spesso durano per buona parte della vita, se non per sempre.

 

 

 
 
 

In breve

PIU’ APERTI I PEDIATRI ITALIANI

I pediatri italiani pare si stiano aprendo rispetto alle modalità e ai tempi di svezzamento, prendendo per esempio in considerazione anche nuovi approcci come l’auto-svezzamento o la riduzione delle proteine animali nella dieta dei bambini. Allo stesso modo, è sempre più applicata l’introduzione di piccole dosi di alimenti allergizzanti già durante i primi tempi dello svezzamento. Un esempio su tutti è la pastina di grano (contenente glutine) che compare sin dall’inizio nella tabella alimentare dello svezzamento, senza passare prima da creme a base di altri cereali senza glutine (per esempio, la classica crema di mais, riso e tapioca).

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti