Rinite allergica: un decalogo per stare meglio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/08/2016 Aggiornato il 02/09/2016

Contro la rinite allergica, vero incubo per moltissimi italiani, arrivano dieci regole d’oro per contrastarla. Vediamo quali sono

Rinite allergica: un decalogo per stare meglio

Evitare le gite all’aperto nelle ore centrali della giornata, non stendere la biancheria fuori di casa, tenere chiuse finestre e finestrini dell’auto: sono alcuni degli accorgimenti da adottare per limitare gli attacchi di rinite allergica che colpisce tra il 15 ed il 25% della popolazione. L’Aia, l’Associazione italiana di aerobiologia, ha diffuso un decalogo con alcune regole semplici ma efficaci.

Giovani donne a rischio

Un italiano su sei soffre di rinite allergica, che colpisce maggiormente le donne di età compresa tra i 15 ei 30 anni, anche in gravidanza. Nel 20% dei casi si tratta di fattori ereditari. Le riniti possono creare grave disagio per la persistenza di sintomi come gonfiore e arrossamento agli occhi, raffreddore e starnuti continui. L’Associazione italiana di aerobiologia ha stilato un decalogo per prevenire gli effetti nocivi del polline e delle spore fungine, siano essi liberi nell’aria che respiriamo o che si annidino nelle nostre case, negli ambienti di studio e di lavoro.  

Calendari dei pollini

Innanzitutto bisogna informarsi con lo specialista su quale sia il periodo di pollinazione di piante ed erbe al cui polline si è allergici, in modo tale da programmare la propria attività all’aperto, la terapia preventiva e l’eventuale cura. Per esempio chi è allergico alle Graminacee dovrà evitare gli spazi extraurbani all’aperto da fine aprile a giugno-luglio. Chi, invece, non tollera la Parietaria e i pollini estivi, dovrà fare attenzione ai terreni incolti e agli edifici abbandonati, dove è più facile che si sviluppino queste erbe, soprattutto nella tarda estate. Consultare regolarmente i calendari pollinici esposti nelle farmacie o presenti in Internet è dunque la regola d’oro se si vuole evitare la rinite.  

Meglio allenarsi al coperto

Evitare il più possibile le attività all’aperto durante la stagione d’impollinazione, in particolar modo nelle giornate ventose, poiché più s’inala aria e più si respira il polline che penetra nelle vie aeree. Le attività fisiche vanno praticate al chiuso durante il periodo in cui i sintomi sono più accentuati e optare quindi per palestre e piscine coperte.

Passeggiare al mattino o alla sera

Anche le gite all’aperto vanno evitate nelle ore centrali della giornata, soprattutto con tempo asciutto e ventoso: meglio passeggiare durante le prime ore del mattino e la tarda serata. Alcuni allergici si sentono meglio dopo la pioggia, per altri, invece, la rottura dei granuli pollinici può provocare un peggioramento dei disturbi. È bene fare scelte in base alla propria esperienza personale. 

Finestre chiuse

L’Aia, inoltre, consiglia di tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata e di notte. Sarebbe preferibile dormire con il climatizzatore azionato, dato che quelli di ultima generazione sono dotati di filtri antipolline. Evitare di stendere la biancheria all’aperto perché i pollini restano attaccati ai tessuti bagnati. Anche i finestrini dell’automobile dovrebbero rimanere chiusi. I climatizzatori d’auto di ultima generazione sono dotati di filtri antipolline che vanno periodicamente sostituiti. 

 

 

 
 
 

DA SAPERE

 

POLLINE TRA I CAPELLI E SUL PAVIMENTO

Forse non tutti sanno che i pollini possono attaccarsi ai capelli, per cui si consiglia di lavarli regolarmente. Inoltre, in casa evitare le turbolenze come per esempio accendere ventilatori o simili nelle stanze, per evitare di disperdere in aria i pollini depositati sul pavimento. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti