Influenza: ecco i virus responsabili

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/10/2016 Aggiornato il 04/10/2016

Identificati i ceppi virali che causeranno l’influenza di quest’anno, che si preannuncia più “cattiva” del solito. Quali sono, da dove arrivano e come difendersi

Influenza: ecco i virus responsabili

È già tempo di pensare all’ influenza stagionale. Sebbene manchino ancora alcune settimane prima del probabile inizio dell’epidemia, gli esperti hanno cominciato a fare il punto della situazione per arrivare preparati all’appuntamento con la malattia invernale per eccellenza. Le prime notizie riguardano i ceppi che circoleranno quest’anno.

Uguale ma sempre diversa

È bene ricordare che l’influenza è una malattia scatenata da virus che cambiano ogni anno. Per questo, sono sempre moltissime le persone colpite: l’organismo, infatti, non essendo mai entrato in contatto con i microrganismi, non ha sviluppato anticorpi per difendersi.  Ed è anche per questo che ogni anno bisogna raccogliere il maggior numero possibile di informazioni sull’influenza e mettere a punto nuovi vaccini.

I tre ceppi virali di quest’anno

In merito all’influenza di quest’anno, a oggi si sa che probabilmente i principali ceppi influenzali di quest’anno arriveranno dall’Australia, da Hong Kong e da Brisbane e saranno: ceppo A/California/7/2009 (H1N1), già presente lo scorso anno, ceppo A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e ceppo B/Brisbane/60/2008. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha anche definito la nuova composizione dei vaccini antinfluenzali, come confermato anche da una circolare del ministero della Salute. Proprio in virtù dei tre virus che, salvo “sorprese” dell’ultimo minuto, circoleranno quest’inverno, è stato composto il vaccino esavalente che verrà offerto in maniera attiva e gratuita alle fasce a rischio della popolazione.

 

 

 
 
 

In breve

ANCHE IN gravidanza

Il vaccino che protegge dall’influenza è disponibile da metà ottobre circa ed è consigliato a tutte le categorie a rischio, anche durante la gravidanza. Inizia a far effetto dopo qualche settimana: quindi, è importante non aspettare troppo per eseguirlo.

 

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