Pertosse: serve un nuovo vaccino?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/09/2013 Aggiornato il 16/09/2013

Secondo alcuni ricercatori, il vaccino attualmente in uso non è efficace al 100% contro la pertosse, tanto che si stanno registrando nuovamente epidemie 

Sembrava una malattia praticamente scomparsa. Invece, la pertosse torna a far parlare di sé. La colpa, secondo gli esperti, è del vaccino in uso dagli anni ’90: troppo “leggero” per garantire una copertura davvero completa. Il risultato è che si stanno ripresentando epidemie della malattia, soprattutto negli Stati Uniti.

Una malattia contagiosa

La pertosse è una malattia causata dal germe Bordetella pertussis. È molto contagiosa. Si trasmette per via aerea, probabilmente attraverso le goccioline di saliva diffuse nell’aria quando il malato tossisce. Provoca una tosse molto forte e difficoltà respiratorie. Nei bambini con meno di un anno può comportare gravi conseguenze.

Ci si può vaccinare

Contro la pertosse esiste un vaccino che può essere somministrato insieme con quello contro la difterite e il tetano tramite una puntura. Viene preparato a partire dai principali componenti del batterio opportunamente privato della tossicità. Questo vaccino è stato introdotto negli anni ’90, in sostituzione di quello “vecchio”, che aveva troppi effetti collaterali. Sicuramente è più tollerato ma, secondo un editoriale pubblicato sulla rivista “Science”, che raccoglie le ultime scoperte sul tema, è anche meno efficace. L’articolo spiega, infatti, che il vecchio vaccino era formato dal virus intero detossificato, mentre il nuovo contiene solo alcuni frammenti di Dna. Questo significa che nel farmaco attualmente in uso non sono presenti le endotossine che nella versione originale causavano i maggiori effetti collaterali. Questo significa anche che il sistema immunitario viene stimolato in misura più lieve, sviluppando una protezione inferiore. Alcuni studi hanno mostrato che erano proprio le endotossine a garantire la copertura a lungo termine.
 Si tratta ora di decidere se mantenere quello attuale, ritornare a quello vecchio o metterne a punto uno innovativo: la questione è aperta. 

In breve

LA VACCINAZIONE È RACCOMANDATA

Il vaccino contro la pertosse fa parte delle vaccinazioni non obbligatorie per legge, ma fortemente consigliate, a tal punto che specifici atti normativi prevedono la sua offerta attiva da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti