Abbronzarsi in gravidanza

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 27/07/2012 Aggiornato il 17/07/2017

Abbronzarsi in gravidanza è possibile, ma serve mettere in atto tutta una serie di precauzioni perché la pelle è più sensibile all’azione dei raggi solari. Per prima cosa una crema solare ad alto indice protettivo

Abbronzarsi in gravidanza

Il sole apporta tanti benefici: regala il buonumore, rinforza le ossa e migliora i problemi cutanei. Tuttavia gli aspetti negativi esistono e, se si è in dolce attesa, occorre seguire tutta una serie di accorgimenti per abbronzarsi in gravidanza in tutta sicurezza. 

Il ruolo prezioso della vitamina D durante l’attesa

La vitamina D è molto importante anche in gravidanza perché, come dimostra un recente studio dell’Università di Southampton (Gran Bretagna), se si ha un deficit di questa vitamina quando si è in attesa si rischia che da adulto le ossa del bambino siano fragili e c’è il pericolo che il bambino abbia difficoltà nel linguaggio. La miglior fonte di vitamina D è proprio l’esposizione diretta alla luce del sole, ma con i dovuti accorgimenti.
Inoltre, il sole migliora alcune malattie della pelle, come la psoriasi o l’acne, ma può anche provocare il cosiddetto cloasma gravidico, ovvero la comparsa di macchie brune soprattutto sul volto e sul collo. Si tratta di una reazione esagerata della pelle al sole.
Per prevenire questo sgradevole inconveniente per abbronzarsi in gravidanza bisogna utilizzare sempre – anche in città o sotto l’ombrellone – un prodotto ad altissimo schermo protettivo da applicare sul volto e sul collo. Il consiglio degli esperti poi è quello di proteggere dal sole con creme ad alto fattore protettivo anche il resto del corpo quando ci si trova al mare o in montagna.

Attenzione al colpo di calore e al colpo di sole

Nell’attesa a causa degli ormoni della gravidanza è più facile incorrere nel colpo di calore, soprattutto se il caldo è umido: si fatica a sudare e, di conseguenza, l’organismo non riesce a disperdere il calore. I sintomi sono perdita di coscienza o svenimento e febbre alta. Ai primi segnali, occorre mettersi subito all’ombra e bere il più possibile.
Altro inconveniente abbastanza comune è il colpo di sole, conseguenza dell’esposizione della testa ai raggi solari. Si può determinare, infatti, un’eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni del cranio, che provoca la perdita di coscienza e lo svenimento. Anche in questo caso, ai primi sintomi bisogna andare subito all’ombra, sdraiarsi a terra con le gambe sollevate e rinfrescarsi la testa. Per prevenirlo, è sempre bene indossare un cappello al mare o in alta montagna.

Scegli con cura il filtro solare

È indispensabile, sempre ma soprattutto in gravidanza, utilizzare un buon solare che filtri i raggi ultravioletti (Uvb e Uva) e gli infrarossi. Applicati con regolarità, proteggono sia dai danni immediati, come le scottature o le macchie brune, sia da quelli a lungo termine, come alterazioni cellulari. Nei primi giorni di esposizione occorre scegliere prodotti ad alta protezione per tutto il corpo, poi, anche in base al fototipo, passare via via a quelle più basse. Per tutta la gravidanza e dopo il parto, sul volto è meglio usare sempre i filtri solari più alti, per evitare la comparsa di macchie. 

Scopri il tuo fototipo

La sensibilità di una persona ai raggi solari non è sempre uguale, ma varia in base al tipo di carnagione, al colore degli occhi e della pelle. Ecco la classificazione ufficiale.

Fototipo 1.

Carnagione chiarissima e occhi chiari: tende a scottarsi e non si abbronza mai.

Fototipo 2

.

Carnagione chiara tendente al rosato, tendenza alle efelidi, occhi e capelli chiari: si scotta con facilità ma riesce ad abbronzarsi leggermente.

Fototipo 3

.

Carnagione bruno-chiara, capelli biondo scuro o castani, occhi castani o chiari: tende a scottarsi ma riesce ad abbronzarsi. È il tipo più frequente nei Paesi occidentali.

Fototipo 4

.

Carnagione olivastra o scura, occhi e capelli castano scuro: non si scotta quasi mai e si abbronza facilmente.

Fototipo 5

.

Pelle bruna-olivastra, occhi e capelli scuri: si abbronza con molta facilità e raggiunge un colorito intenso.

Fototipo 6

.

Carnagione nera, capelli neri e occhi scuri: non si scotta praticamente mai e non vi è differenza di colorazione in base all’esposizione solare.

Previeni le reazioni allergiche

In alcuni casi i prodotti solari possono provocare reazioni allergiche. Per prevenirle è buona norma, appena acquistato il solare, provarne una piccola quantità sulla parte interna del polso. Per abbronzarsi in gravidanza vanno preferiti prodotti molto delicati. Se compariranno prurito, irritazioni o eczemi è bene cambiare tipo di solare.

Non ti dimenticare di…

– Procedere ogni 3-4 ore e dopo il bagno a una nuova applicazione di prodotti solari;
– di sera spalmarsi una crema anti-smagliature nei punti critici: il sole secca la pelle e la disidratazione facilita la comparsa di questo inestetismo;
– non recarsi in spiaggia nelle ore centrali della giornata quando le radiazioni solari sono al massimo grado di intensità e il caldo è più intenso;
– passeggiare spesso con le gambe dentro l’acqua: aiuta a migliorare la circolazione e a prevenire gonfiori e varici.

 
 
 

In breve

Al sole con il pancione

Abbronzarsi o comunque esporsi al sole non è vietato in gravidanza. I benefici legati all’esposizione solare, ovvero il “ricarico” della preziosa vitamina D, sono molto importanti sia per la futura mamma sia per il nascituro. Servono, però, tutta una serie di precauzioni da mettere in atto a partire dal solare che deve avere un indice di protezione molto alto.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti