Latte vegetale o vaccino: quale scegliere?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/02/2017 Aggiornato il 06/02/2017

Anche se i latti vegetali sono sempre più diffusi sulle tavole degli italiani, è bene ricordare che il loro consumo non apporterebbe specifici vantaggi, se non in particolari condizioni di salute

Latte vegetale o vaccino: quale scegliere?

In Italia è sempre più in diffuso il consumo del latte vegetale. A riferirlo è un’indagine Nielsen, secondo la quale nel 2015, 8,5 milioni di famiglie italiane avrebbero acquistato almeno una confezione di latte vegetale. Questo prodotto può essere ottenuto da diversi alimenti:

  • dai cereali come il riso, l’avena, l’orzo, il frumento, il miglio, il kamut;
  • dai legumi come la soia, le arachidi, i piselli;
  • dalla frutta secca o semi oleosi come mandorle, noci, cocco, pinoli, nocciole, sesamo, girasole, canapa.

Preferito a quello di mucca

Ma perché molti italiani preferirebbero il latte vegetale a quello vaccino? I motivi sembrano essere diversi, come spiega la dottoressa Barbara Paolini, vicesegretario  nazionale Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) e medico dietologo dell’AOU Senese,

I tipi più diffusi

Latte di riso: oltre a essere uno dei latti vegetali più leggeri in commercio, favorisce la regolarizzazione della funzionalità intestinale. È facilmente digeribile, poiché non contiene lattosio e può essere inserito anche in una dieta ipocalorica in quanto apporta appena 140 calorie rispetto alle quasi 190 calorie di un bicchiere di latte intero. Non contiene colesterolo, ma il contenuto di calcio e proteine nobili è basso. Per questo motivo in commercio sono in vendita bevande di riso fortificate di calcio. Per il suo gradevole sapore, viene utilizzato anche in cucina per preparare dolci e besciamelle.

Latte di soia: tra i latti vegetali, è quello più conosciuto ed acquistato. Ha un contenuto proteico simile a quello del latte vaccino, ma ha il duplice vantaggio di avere un apporto lipidico più basso e di essere ricco in acidi grassi omega 3, dal riconosciuto ruolo cardioprotettivo. Essendo povero di vitamina D, in commercio sono disponibili bevande a base di soia fortificate con questa vitamina. Nonostante le sue preziose proprietà nutritive, il latte di soia sarebbe, tuttavia, sconsigliato in chi soffre di calcoli renali(), per il suo contenuto in ossalati,  che ne possono favorire la precipitazione, e in chi assume alcuni farmaci, la cui azione può risultare alterata.

Latte di avena: contiene fibre e vitamine del gruppo B, soprattutto acido folico, rendendolo adatto anche all’alimentazione delle donne in gravidanza. Inoltre, è utile anche in chi soffre di ipercolesterolemia perché, per il suo contenuto di beta-glucano, contribuisce ad abbassare i livelli ematici di colesterolo Ldl. Anche il latte di avena, come quello di riso, ha un gusto delicato che ben si adatta alla preparazione di besciamelle e di molte torte salate.

 

 
 
 

lo sapevi che?

Le bevande vegetali e loro derivati a base di soia, avena e frutta secca sono sconsigliate a chi soffre di allergia al nichel.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti