Fascia porta bebè, quale scegliere? I consigli dell’esperta

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/06/2023 Aggiornato il 15/06/2023

Sul mercato esistono molti modelli, ma non sempre è facile sapere come scegliere la fascia porta bebè. Scopriamo quale è adatta al nostro bambino.

Fascia porta bebè, quale scegliere? I consigli dell’esperta

La fascia porta bebè è un accessorio che le mamme stanno riscoprendo sempre più spesso. Infatti permette di tenere il bimbo accanto al proprio corpo, in modo sicuro e comodo. Ma quale scegliere? E quando iniziare a usarla con il bambino? In commercio esistono diversi modelli di fascia porta bebè: ecco come orientarsi con l’aiuto dell’esperta.

Da che età si può usare la fascia porta bebè?

“Si può iniziare a utilizzare la fascia porta bebè con il proprio bambino già dai primi giorni di vita, perché mantiene il piccolo in una posizione che lo conforta e gli dà sicurezza” spiega Silvana Parisi, puericultrice e psicomotricista a Novara. “Infatti il neonato si trova in una posizione raccolta e semi sdraiata, a contatto con il corpo materno. Il tepore, il profumo della mamma, il lieve dondolio durante la camminata costituiscono una sorta di prolungamento della gravidanza. Inoltre, la postura all’interno della fascia è con le gambine divaricate, quindi molto adatta per la salute dell’articolazione dell’anca”.

Quale tipo di fascia è bene adottare nelle prime settimane di vita?

Secondo la puericultrice Silvana Parisi, è più adatta la fascia elasticizzata, perché più avvolgente e semplice da indossare. Inoltre mantiene il piccolo ben ancorato al corpo materno e sostiene il peso del bambino fino ai 6-7 chili.

Vari tipi di tessuto per la fascia porta bebè

La fascia elasticizzata è solitamente costituita in fibra di cotone ed è quella spesso consigliata soprattutto se il bambino viene al mondo nei mesi freddi. In commercio esistono anche modelli di fascia porta bebè rigidi o semi rigidi, in fibra di canapa o bambù. Possono essere più adatti ai mesi estivi, ma solo se il bambino è già più grandicello (dai due mesi in su) e non ha avuto problemi di prematurità. È meglio evitare i tessuti delicati come lana, seta, cachemire che possono essere difficili da lavare e non garantiscono un adeguato supporto al bambino.
Una sicurezza in più è la presenza del marchio OEKO-TEX®, certificazione internazionale della qualità delle materie prime rilasciata dall‘Associazione Internazionale per la Ricerca e il Controllo nel Settore dell’Ecologia Tessile. Si riferisce specificamente al settore tessile e, attraverso criteri molto rigidi, garantisce la totale assenza di sostanze tossiche per la pelle.

Come indossare la fascia porta bebè

Ecco in breve come è possibile imparare a utilizzare la fascia porta bebè.

  • Prendere la fascia e cercare il centro, solitamente indicato con l’etichetta o un altro segno. Drappeggiarla per i tre quarti in senso verticale e avvolgerla attorno alla propria vita, incrociandola dietro la schiena all’altezza dei lombi;
  • Cercare gli orli, assicurandosi che il tessuto sia ben steso e non si sia arrotolato e appoggiare ciascun lembo sulla rispettiva spalla, drappeggiandolo;
  • Far passare entrambi i lembi, incrociandoli sul petto, al di sotto dello strato di fascia che passa in vita;
  • Portarli dietro la schiena e fare un doppio nodo all’altezza delle reni.

A questo punto la fascia è pronta per ospitare il bimbo.

Come introdurre il bambino nella fascia porta bebè

Il passaggio successivo, altrettanto importante, è come sistemare il bimbo all’interno della fascia in modo corretto, sul petto, la posizione più adatta nei primi mesi di vita.

  • Introducendo entrambe le mani nei lembi all’altezza del petto, allontanarli un po’ creando uno spazio per il bimbo;
  • Prendere il piccolo in braccio in posizione fetale, sorreggendo con attenzione la testolina con il palmo della mano;
  • Far scivolare una gambina all’interno di un lembo, quindi l’altra gamba dall’altro lato. È importante non forzare gli arti del bambino, ma intervenire soprattutto sul tessuto della fascia;
  • Far scendere delicatamente il piccolo fino a sistemarlo ben seduto al di sopra dei due lembi. Questi vanno tirati in su, fino a sorreggere e proteggere la testolina;
  • Far passare le gambine, delicatamente, al di sotto della porzione di tessuto drappeggiato in vita, assicurandosi che siano correttamente divaricate;
  • Sollevare il lembo drappeggiato per proteggere la testa del piccolo e abbassare i lembi in vita per coprire bene i piedini.

I vantaggi della fascia porta bebè

“Oltre a rispettare la naturale divaricatura delle gambe, la fascia porta bebè risponde alle esigenze di sicurezza e di comodità del piccolo” continua Silvana Parisi. Questo dispositivo infatti:

  • rispetta la naturale curvatura a C che ha la schiena del neonato nei primi mesi;
  • garantisce un buon equilibrio tra il baricentro della mamma e il peso del bambino, assicurando stabilità;
  • mantiene le ginocchia del bimbo a un’altezza maggiore rispetto al sederino, come avveniva nel ventre materno;
  • rispetta la cosiddetta “altezza bacio”, perché la mamma riesce a baciare il capo del bebè piegando lievemente il capo;
  • mantiene il viso del neonato scoperto e in vista, in modo che chi lo porta possa controllarne le espressioni, la respirazione, le reazioni;
  • permette alla mamma maggiore libertà nei movimenti, per esempio se ha altri bimbi ancora piccoli da gestire.

Le migliori fasce porta bebè da acquistare online

Oggigiorno esistono tantissime fasce porta bebè tra cui poter scegliere, da quelle di Chicco e Prénatal (in assoluto le più famose) ad altre firmate da marche ugualmente valide facilmente reperibili online anche su Amazon.

Tra le più vendute c’è quella di Koala Babycare, adatta fino a 9 kg e facilissima da indossare grazie alle due bande regolabili. Lo schienale è ergonomico e traspirante.

 

fascia-porta-bebe-koala

Koala Babycare, Fascia porta bebè. Prezzo: 49,75 

Vanta ottime recensioni anche la fascia neonato di Suavinex, realizzata in collaborazione con la Scuola del Portare (SdP) di Roma con il contributo di varie consulenti esperte in babywearing. Il peso massimo consigliato è di 7-8 kg.

fascia-porta-bebe-suavinex

Suavinex, Baby Wrap. Prezzo: 46,90

Tra i materiali più quotati per il periodo estivo, soprattutto se il bambino è già abbastanza grande, c’è il bambù. La fascia BamBoom, in fibra di bambù organico, è un bestseller su Amazon. Se ne consiglia l’utilizzo da un minimo di 3,5 kg a un massimo di 15 kg. 

fascia-porta-bebe-bamboom

BamBoom, Sling Fascia Bambù. Prezzo: 65,90

Il brand Lilly & Ben firma, invece, comode fasce porta bebè in cotone biologico studiate per portare con sé il bambino in 3 diverse posizioni. Morbide e soffici, sono consigliate per un peso massimo di 15 kg.

fascia-porta-bebe-lilly-ben

Lilly & Ben, Fascia porta bebè cotone biologico. Prezzo: 19,99 

In tessuto certificato OEKO-TEX®, la fascia porta bebè Mammacita è un altro accessorio immancabile per le neomamme e i neopapà. Facilissima da indossare e comoda sia per i genitori che per i neonati, è consigliata per i bambini di peso compreso tra 2,5 kg e 15 kg.

fascia-porta-bebe-mammacita

Mammacita, Fascia per bambini. Prezzo: 39,90

Su Amazon si trovano anche fasce porta bebè vendute con alcuni utili accessori in dotazione. Makimaja, per esempio, propone una buona fascia porta bebè in cotone (fino a 15 kg) accompagnata da borsa portaoggetti e bavaglino

fascia-porta-bebe-makimaja

Makimaja, Fascia porta bebè + borsa portaoggetti + bavaglino. Prezzo: 37,99

In alternativa alla classica fascia porta bebè elastica è possibile acquistare una fascia rigida. Questa tipologia di fascia può essere adoperata sin dalla nascita, con legatura al petto ideale per i primi mesi, ma anche quando i bimbi sono più grandi preferendo legature intermedie come quella sul fianco e sulla schiena.

Le fasce porta bebè rigide solitamente sono realizzate in tessuto jacquard o in cross-twill, risultando avvolgenti e delicate ma al contempo più strutturate delle comuni fasce.  Tra le migliori ci sono quelle di Didymos.

fascia-porta-bebe-rigida-didymos1

Didymos, Women Baby Wrap. Prezzo: 95,20

Attenzione alla grammatura: meglio scegliere le fasce sottili (con grammatura entro i 240 g/m²) perché sono più facili da annodare e da modellare intorno al corpo del bambino. Per quanto riguarda le taglie la più comune e versatile è la 6 ma, a seconda della corporatura del genitore e della tipologia di legatura, si può optare per una taglia superiore o inferiore.

Un altro modello apprezzato è la fascia rigida ad anelli (o ring sling). Occupa pochissimo spazio quando viene riposta e, come tutte le fasce rigide, è realizzata con tessuti in 100% cotone abbastanza consistenti. Si riconosce facilmente perché alle estremità sono cuciti degli anelli in metallo leggero che permettono di indossarla in modo molto semplice, realizzando un primo incrocio iniziale sulla schiena e poi un secondo passaggio all’interno degli anelli. Così facendo si crea una sorta di tasca/amaca dove adagiare il piccolo.

fascia-porta-bebe-rigida-didymos

Didymos, Didysling Grande. Prezzo: 66,36

Le fasce rigide ad anelli più comode sono quelle a spalla aperta che consentono di aprire e posizionare la stoffa sulla spalla in modo agevole, distribuendo meglio il peso del bambino.

Fascia neonato e marsupio: che differenza c’è?

Quando il bambino cresce e la sua muscolatura diviene più tonica e robusta, il piccolo è in grado di tenere sollevata la testa, facendo leva sui muscoli del collo. Questo avviene verso i 4-5 mesi, soprattutto se il bambino riceve adeguati stimoli motori come il Tummy Time. Può essere allora il momento di passare al marsupio, che lascia il piccolo più libero nei movimenti di braccia e gambe e gli permette di girare la testolina, in una migliore interazione con il mondo esterno. Il marsupio è una sorta di “sacca” in tessuto più robusto e resistente, con due bretelle da far passare dietro le spalle e una cintura che va allacciata in vita per una maggiore stabilità. Può reggere il peso del piccolo durante la crescita, dopo i 7-8 chili di peso, quando la fascia porta bebè può non essere più sufficiente.

Marsupio porta bebè Chicco, Stokke, Inglesina, Decathlon: tutte le opzioni

Acquistare un marsupio porta bebè e individuare quello giusto può creare qualche dubbio, specialmente nei genitori alla prima esperienza. Ci sono, però, alcuni requisiti da tenere presenti in fase di acquisto per non commettere errori. Per prima cosa, lo schienale deve essere abbastanza alto per sostenere la nuca e la seduta non dovrebbe mai avere una larghezza inferiore ai 20 cm per essere davvero comoda.

È preferibile scegliere modelli regolabili in altezza, così che le gambe del piccolo non urtino quelle del genitore, e proprio come per le fasce è meglio selezionare marsupi in tessuti lavabili anche in lavatrice.

Il marsupio, per alcuni aspetti, è più comodo rispetto alla fascia. Indossarlo richiede meno pratica e risulta più semplice, ragion per cui moltissimi brand suggeriscono questo accessorio non solo per la vita di tutti i giorni ma anche per praticare con il bambino attività sportive come il trekking. Basti pensare a Decathlon, che firma vari modelli di marsupio porta bebè dedicati agli appassionati di questo sport.

Le proposte non mancano, ovviamente, tra i cataloghi delle migliori marche specializzate. Chicco Hip Seat Carrier è un marsupio multifunzionale ed ergonomico (fino a 15 kg) composto da base rigida e porta bebè, da usare con base di supporto e pannello o senza. I vari componenti possono essere utilizzati insieme o separatamente.

marsupio-porta-bebe-chicco

Chicco, Hip Seat Carrier. Prezzo: 88,99

Un altro marsupio porta bebè molto amato è quello di Stokke: pratico, funzionale e resistente, può essere indossato sia davanti che sulla schiena e dispone di comode fibbie regolabili. Il peso massimo raccomandato è di 15 kg.

marsupio-porta-bebe-stokke

Stokke, MyCarrier. Prezzo: 199,90

La maggior parte dei marsupi porta bebè si può usare in doppia posizione e quello di Inglesina non fa eccezione. Il sistema di cinghie con supporto lombare, inoltre, aiuta il genitore a non avvertire la fatica e a sostenere il piccolo con una postura ideale. In questo caso, il peso massimo consigliato è di 9 kg.

marsupio-porta-bebe-inglesina

Inglesina, Front Marsupio porta bebè. Prezzo: 75,90

I marsupi non sono tutti uguali. Il migliore in assoluto è proprio il marsupio ergonomico (quello di Chicco di cui abbiamo già parlato è il più conosciuto), strutturato con caratteristiche che lo rendono il perfetto compromesso tra il classico marsupio e la fascia porta bebè. Questo tipo di marsupio può essere utilizzato sin dalla nascita e regge fino a 20 kg di peso.

Detto anche marsupio evolutivo, è caratterizzato da un pannello modificabile nelle dimensioni così da assicurare una vestibilità su misura per ogni bambino. I marsupi ergonomici presentano poggiatesta, spallacci imbottiti, cintura addominale per il genitore e cuscinetti riduttori.

Su Amazon se ne trovano tantissimi, diversi tra loro per caratteristiche e fasce di prezzo ma accomunati da comfort e praticità di utilizzo. Il marsupio ergonomico di Bebámour può essere utilizzato fino a 36 mesi e si presta a ben 6 diverse posizioni. In dotazione sono disponibili anche un cappuccio e 2 bavaglini.

marsupio-porta-bebe-bebamour

Bebámour, Marsupio 0-36 mesi ergonomico. Prezzo: 43,34 

In commercio sono disponibili anche modelli più particolari e sfiziosi, come questo marsupio di Seraphy. Ideale per i bambini da 4 a 15 kg, permette loro di sedersi a cavalcioni nel rispetto dello sviluppo della colonna vertebrale e allevia lo sforzo dei genitori distribuendo in modo uniforme il peso. Si tratta di un marsupio 4 in 1, da poter indossare sul davanti (fronte genitore e fronte mondo), sulla schiena e a mo’ di fascia per cullare il piccolo e farlo addormentare.

marsupio-porta-bebe-seraphy

Seraphy, Marsupio ergonomico. Prezzo: 30,99

Un altro modello molto originale è il marsupio ergonomico Manduca XT a tema Piccolo Principe. Sostiene fino a 20 kg di peso e la larghezza del sedile è regolabile fino a 50 cm. L’altezza è flessibile, grazie a un’estensione posteriore integrata con zip, ed è dotato di poggiatesta multifunzionale (da usare come cappuccio o come supporto per il collo). Si può indossare in 3 diversi modi.

marsupio-porta-bebe-manduca

Manduca, Marsupio e porta bebè Le Petit Prince. Prezzo: 139,00

L’importanza del movimento spontaneo

Anche per quanto riguarda il marsupio, la posizione corretta è viso a viso: è vero che il bambino può vedere il mondo se portato rivolto in avanti, ma il tessuto robusto del marsupio può comprimere i genitali e creare disagio al piccolo. Essenziale, secondo l’esperta, è alternare l’uso di fascia porta bebè e marsupio con il movimento libero: “I bambini hanno sicuramente bisogno di contatto e protezione, ma è altrettanto importante permettere loro di fare esperienza del proprio corpo e delle proprie capacità attraverso il movimento spontaneo” raccomanda Silvana Parisi. “Per questa ragione, è bene lasciarlo su una superficie sicura, come la culla o il tappeto gioco, perché possa sgambettare, portare alla bocca mani e piedini, cercare di trascinarsi e di rotolare”. Anche questo fa parte del corretto sviluppo psicofisico del bimbo.

Foto di Luca Luperto da Pexels

*** In questo articolo sono presenti link di affiliazione: se acquisti o ordini un prodotto tramite questi link, riceveremo una commissione. Offerte e prezzi dei prodotti potrebbero subire variazione in base alla disponibilità, anche dopo la pubblicazione degli articoli***

 

In breve

La fascia porta bebè in tessuto morbido elasticizzato è avvolgente e protettiva, adatta fin dai primi giorni di vita. Quando il piccolo cresce si può scegliere un materiale più robusto, sempre atossico perché a contatto con la pelle del bambino. Il marsupio va bene quando il bimbo è in grado di tenere la testolina sollevata.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti