Daniela Biatta

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Parla pochissimo a 26 mesi di età: c’è da preoccuparsi?

A 26 mesi non c'è da allarmarsi se il bambino ha un vocabolario ancora molto modesto: quello che conta, infatti, è che dimostri di comprendere tutto quello che gli viene detto e che, più in generale, non dimostri di avere alcun problema.   »

Bimbo di tre anni che ripete le domande che gli vengono poste

Non è detto che la cosiddetta "ecolalia" (ripetizione, con la stessa intonazione di voce, delle frasi o delle parole pronunciate da altri) sia automaticamente il segno di qualcosa che non va, tuttavia non va neppure ignorata, soprattutto se non è l'unico segnale che desta preoccupazione nei genitori....  »

Sarà un parlatore tardivo il mio bambino?

L'esplosione del linguaggio si attende intorno ai 24 mesi, quindi non è il caso di preoccuparsi se il bambino a 20 mesi padroneggia e utilizza poche parole. Tuttavia se sia ha il dubbio che realmente ci sia qualcosa che non va è giusto confrontarsi con il pediatra anche prima del compimento dei due anni....  »

Bimba di due anni e mezzo che ha iniziato a balbettare

Qualche balbettio a due anni e mezzo di età può essere fisiologico, quindi privo di significato e destinato a risolversi spontaneamente con il passare dei mesi. Tuttavia aiutare il bambino è opportuno e il modo per farlo c'è.  »

Bimbo di quasi sei anni con balbuzie e tic: che fare?

Ci sono anomalie del comportamento e del linguaggio che richiedono necessariamente l'intervento di più figure professionali: neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista, neuropsicomotricista. È grazie alle loro indicazioni che i genitori possono trovare il modo giusto per aiutare il bambino a superare...  »

Linguaggio “povero” a 18 mesi: è il caso di preoccuparsi?

È tra i 16 e i 20 mesi di vita che si verifica quella che i logopedisti chiamano "esplosione del linguaggio", caratterizzata da un aumento del numero di parole pronunciate e dalla nuova consapevolezza del loro significato e della loro potenza comunicativa. Il processo può comunque essere favorito in...  »

Balbuzie in un bimbo di 5 anni: portarlo o no dal logopedista?

Qualunque alterazione del flusso verbale, del modo di articolare le parole, di pronunciare le lettere andrebbe sottoposto all'attenzione di un logopedista, sia per inquadrare correttamente il problema sia per acquisire gli strumenti che consentono di aiutare il bambino a risolverlo.   »

Balbuzie in un bimbo di 5 anni: passerà?

La balbuzie è conseguenza di un fattore organico predisponente e di fattori funzionali, ambientali, sociali ed emotivi. Solo grazie a un’anamnesi accurata e un’attenta osservazione specialistica è possibile identificarne le cause, individuare la migliore strategia di intervento, capire se è temporanea...  »

Balbuzie in un bimbo di 5 anni

La balbuzie richiede necessariamente di essere sottoposta all'attenzione di un logopedista "in presenza", in quanto per inquadrarla è irrinunciabile conoscere bene il bambino e avere la possibilità di rapportarsi con lui.   »

Bimbo che risponde a richieste con domande che ripetono la richiesta

A volte i comportamenti che appaiono conseguenza di una regressione sono invece tappe normali, anzi indispensabili, perché preparano a nuovi slanci, a nuove conquiste.   »

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