Dopo un intervento di asportazione effettuato sul collo dell'utero è normale che si verifichi un sanguinamento, tutta via se le perdite non si arrestano per giorni e sono particolarmente importanti è bene sottoporsi a un controllo. »
Dopo un'interruzione volontaria della gravidanza, è normale che debba trascorrere un periodo di tempo durante il quale si verificano perdite di sangue. »
Dopo un'interruzione volontaria della gravidanza le perdite di sangue possono persistere per un numero di giorni che varia da donna a donna, in quanto dipendente da fattori individuali. »
Quando il valore delle beta-hCG è molto basso è opportuno effettuare un altro dosaggio per vedere se è in diminuzione o in aumento e, quindi, capire se si è verificato un aborto spontaneo oppure no. »
Quando le irregolarità mestruale successive a un aborto si prolungano per mesi può essere necessario effettuare alcune indagini di approfondimento, tra cui, per esempio, le analisi del sangue per valutare la funzionalità delle ovaie e della tiroide. »
Non è insolito che le perdite dopo un'interruzione volontaria della gravidanza si manifestino anche per un mese (o, addirittura, più) tuttavia un controllo ginecologico va effettuato per appurare che la procedura sia andata a buon fine. »
Il sesso del bambino va chiesto a chi effettua l'ecografia, perché da un unico fermo immagine, oltretutto che non riprende i genitali, è impossibile stabilirlo. »
Un solo fermo immagine ricavato dall'ecografia, che è una complessa indagine in movimento, non consente di fare previsioni "da remoto" sull'andamento della gravidanza. Se però il medico che ha eseguito l'esame ha individuato embrione e battito del cuoricino si può ben sperare. »