Salire sulle terrazze del Duomo, scoprire i quartieri più caratteristici o divertirsi nei musei per famiglie: sono solo alcune delle bellissime attività che offre la città meneghina. »
Entrambi latti formulati e pensati per i bambini che non possono essere allattati al seno o che necessitano di un’integrazione. Si usano però in momenti diversi dello sviluppo. Ne parliamo con Guglielmo Salvatori del Blud. »
È uno dei controlli fondamentali dei primi anni di vita perché permette di valutare lo sviluppo del bambino e la crescita cerebrale. Il pediatra Leo Venturelli spiega in che cosa consiste e quali informazioni fornisce. »
È un meccanismo naturale che si attiva con la suzione e permette la fuoriuscita di latte dai capezzoli. Con i giusti accorgimenti, la mamma può calibrarlo al meglio. »
Soprattutto nelle prime fasi, può passare inosservata o causare solo sintomi sfumati. Per questo, bisogna sottoporsi a controlli regolari. Se ben gestita, i rischi per mamma e bambino sono ridotti. »
È un’area morbida del cranio del bebè che si salda entro i 18-24 mesi. Avvolta da una membrana di natura fibrosa molto dura che la protegge da eventuali pressioni.
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Si manifesta con episodi di intensa paura durante il sonno, in cui il piccolo sembra svegliarsi ma in realtà non è consapevole di ciò che sta accadendo. I consigli della psicologa Deny Menghini per gestirlo.
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È un nutriente essenziale per lo sviluppo delle ossa. Ecco perché, quando i livelli sono troppo bassi, possono subentrare dolori ai muscoli e alle articolazioni, debolezza muscolare e aumento del rischio di fratture. »
È un nutriente essenziale per l’assorbimento del calcio e il metabolismo osseo. Per questo, nei bebè si consiglia l’uso di integratori in gocce. Dopo i 12 mesi, via libera al gioco all’aria aperta e a una dieta varia. »
Detto anche comportamento alimentare schizzinoso, è dovuto a motivi psicologici, fisiologici e familiari. Si verifica nella fascia 2-7 anni: la pazienza e il buon esempio sono la chiave per superare il problema. »