Ero indecisa se iscrivermi a biologia oppure a lettere: alla fine ho scelto quest’ultimo indirizzo, con una tesi su Seneca.
Pubblicato il 05/05/2020Aggiornato il 11/06/2025
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Il giornalismo restava però il mio sogno nel cassetto. Poter scrivere di medicina e salute su importanti riviste cartacee e per il web ha permesso di coltivare tutte insieme queste passioni. Ancora oggi, dopo oltre vent’anni, scovare notizie di scienza, attualità sanitaria, benessere, salute materno-infantile, traducendo concetti complessi in un linguaggio aperto a tutti, è una sfida che mi appassiona ogni giorno.
No a farmaci non necessari, sì ai medicinali giusti quando servono e a buone norme di comportamento per evitare la diffusione del virus. Ecco i suggerimenti del virologo Fabrizio Pregliasco per affrontare l'influenza 2024-2025. »
Il raffreddore nei bambini è un problema che non riguarda solo il nasino ma si estende anche alle alte vie aeree provocando al piccolo difficoltà di respirazione e dolore. »
Entro la tredicesima settimana è bene fare alcuni esami che escludano la possibilità di aver contratto una malattia infettiva. Tra quelli necessari ci sono glicemia, toxo e rubeo test, Tpha, Hiv e altri »
Infezioni anche latenti, malattie del sangue e possibili complicanze della gestazione. Per la salute della mamma e del nascituro, è importante eseguire alcune analisi del sangue e delle urine in gravidanza, da ripetere regolarmente anche su indicazione del ginecologo. »
Viene individuata dal ginecologo durante l'ecografia delle prime settimane di gravidanza: dimensioni e forma sono importanti per capire se la gestazione sta procedendo bene. »
Un'infezione violenta e improvvisa che può avere conseguenze gravi sui soggetti che la contraggono. Ne parliamo con il pediatra e infettivologo Guido Castelli Gattinara. »
Non si tratta di una malattia a se stante, ma di una variante più aggressiva della H1N1. Molto diffusa in questo periodo, può causare complicanze soprattutto nei più piccoli: l'opinione del virologo Pregliasco.
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Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale. »
In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi... »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »