Antibiotici ai bambini: nei primi anni di vita aumentano rischio obesità

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/10/2014 Aggiornato il 22/10/2014

Distruggono la microflora intestinale e causano cambiamenti permanenti durante la formazione del metabolismo dei bambini

Antibiotici ai bambini: nei primi anni di vita aumentano rischio obesità

Bambini piccoli e antibiotici: il binomio può portare a conseguenze permanenti e deleterie per il corretto sviluppo. Lo dice una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Cell, condotta dalla NYU Langone Medical Center di New York e coordinata da Martin Blaser. Secondo quanto hanno sperimentato gli scienziati, infatti, gli antibiotici, se somministrati precocemente ai bambini, posso aumentare il rischio di sovrappeso e di obesità perché modificano in maniera irreversibile il metabolismo.

Lo studio in laboratorio

A questo risultato sono arrivati studiando i topi cui hanno dato antibiotici, da una parte, e dall’altra studiando l’effetto di queti farmaci sul cosiddetto microbiota umano. Si tratta, cioè, dell’insieme di batteri e microrganismi presenti nel corpo umano. I microbi cominciano a colonizzare l’intestino dalla nascita, e la distruzione del microbiota durante la sua maturazione e crescita, a causa dell’assunzione di basse dosi di antibiotico, può alterare il metabolismo e il rischio di malattie associate all’obesità, come il diabete. È, quindi, proprio nei primi anni di vita che si stabilisce quell’equilibrio della flora batterica intestinale importantissimo per il corretto accrescimento e la salute.

Che cosa si è scoperto

I ricercatori hanno visto che, somministrando ai topi fin dalla nascita basse dosi di penicillina, si provocano delle alterazioni del metabolismo e dei geni collegati alla risposta immunitaria. L’equilibrio del microbiota viene turbato e si scatenano effetti sul metabolismo nel lungo periodo. Infatti, dosi anche basse di antibiotico potenziano gli effetti dell’obesità causata da un dieta ricca di grassi. Del resto, era emerso da diversi studi epidemiologici che doveva esserci un qualche legame tra aumento del sovrappeso nei bambini ed esposizione precoce agli antibiotici.

Stabilito un legame

I risultati che gli scienziati hanno ottenuto dai topi hanno, quindi, dimostrato questa correlazione. I ricercatori hanno anche affrontato l’esistenza di possibili sinergie tra gli effetti dell’esposizione agli antibiotici e quelli dietetici e se le alterazioni del microbiota siano sufficienti per determinare un impatto sulla formazione del metabolismo. Hanno verificato che i topi trattati con penicillina e con una dieta ricca di grassi hanno sviluppato una maggior parte di massa grassa rispetto agli animali che, con lo stesso tipo di dieta, non hanno assunto antibiotici.

Che cosa fare

La possibile soluzione è il reintegro di quella flora batterica utile che gli antibiotici eliminano, magari assumendo probiotici benefici in grado di ripristinare l’equilibrio nell’organismo. “I nostri risultati implicano che il ripristino di batteri buoni potrebbe prevenire gli effetti metabolici di lunga durata di esposizione precoce agli antibiotici” ha dichiarato il co-autore dello studio Laura M. Cox.

In breve

OBESITA’ E DIABETE: ATTENZIONE AI FARMACI

Somministrare basse dosi di antibiotici ai bambini in tenera età può portare a favorire l’obesità e l’insorgere di patologie correlate come il diabete. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti