Asilo nido? Fa bene e migliora il comportamento

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/12/2019 Aggiornato il 19/12/2019

Nessun senso di colpa per le mamme che lavorano: l'asilo nido non fa male, anzi, aiuta lo sviluppo dei bimbi

Asilo nido? Fa bene e migliora il comportamento

Non c’è genitore che lavora che non si faccia prendere dai sensi di colpa di lasciare il proprio bimbo piccolo da solo al nido. È inevitabile ma non ma va superato anche perché si da il bene del bimbo, non il suo male. Anche una volta superato l’inserimento ci possono essere crisi da parte del piccolo, ma occorre soltanto aiutare a superarle con la massima tranquillità.

Primo distacco dalla mamma

Il distacco non è facile per i piccoli che, insieme ad altri bimbi, non si ritrovano più al centro dell’attenzione come a casa. E la cosa potrebbe non piacergli, volendo stare più tempo possibile a contatto con la propria madre. Ed ecco che i sensi di colpa e le preoccupazioni assillano i genitori costretti a dividersi tra casa e lavoro. Ma arriva per loro una notizia un po’ rassicurante.

I bimbi si abituano alle regole sociali

Al bando i sensi di colpa. Mandarli all’asilo nido si rivela utile anche per i bambini: queste strutture migliorano il comportamento dei bambini. A confermarlo sono i risultati di uno studio del Boston College del Massachusetts. Secondo gli studiosi americani, per i piccoli trascorrere del tempo al nido è positivo perché diminuisce la loro aggressività. Al vaglio dei ricercatori le risposte di 939 genitori norvegesi alle domande sul tempo da loro dedicato alla cura dei propri figli in diverse fasce d’età. Dai dati raccolti, resi noti sulla rivista Psychological science, viene fuori che i bimbi che hanno trascorso le loro giornate all’asilo nido non sono più aggressivi di quelli che possono godere in toto del tempo dei genitori, anzi, è proprio vero il contrario. Hanno un comportamento migliore. E parlano prima.

Il luogo del divertimento tra pari

Il nido rappresenta, infatti, per il bambino non solo la prima fase di distacco dall’esclusività del tempo dedicato a lui dalla mamma, ma anche il primo luogo di socialità entro il quale impara a condividere con gli altri gli spazi ed a seguire delle regole comuni di comportamento, nonché quello dei giochi e del divertimento tra pari. Perciò, un invito alle mamme a essere più serene e a cercare di non vivere con eccessiva ansia la scelta di mandare i bambini all’asilo nido. Anche se alla base vi è “un’esigenza” quasi sempre lavorativa, anche il bimbo ne beneficerà.

 
 
 

Da sapere

COSÌ LO SI VIVE MEGLIO

È bene non farsi sopraffare dai sensi di colpa e sforzarsi di essere e apparire serene. Quando si va a riprendere i bambini, è indispensabile dedicare loro del tempo ad apprezzare i giochi e le attività della giornata fatta all’asilo. È utile poi cercare di essere presenti alle attività organizzate dalla scuola che prevedono la presenza dei genitori, come recite e feste a tema.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti