Autismo: dall’Italia un nuovo farmaco?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/03/2015 Aggiornato il 17/03/2015

Bloccando un enzima che interagisce con un gene alterato, si potrebbe dare una svolta alle cure. Servono ulteriori conferme

Autismo: dall’Italia un nuovo farmaco?

Allo studio un nuovo farmaco per l’autismo, una sindrome che origina da una compromissione dello sviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita: coinvolge le abilità di comunicazione e socializzazione ed è associato a comportamenti inusuali (ripetitivi o stereotipati) e a un’alterata capacità immaginativa. Sia fattori genetici sia ambientali sono coinvolti nella malattia. 

Speranze per una nuova cura

Ora è allo studio un nuovo farmaco per l’autismo. Una ricerca italiana, condotta all’Istituto europeo di oncologia e all’università statale di Milano, in collaborazione con l’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia), ha rivelato che  GTF2I , uno dei 26 geni che stanno sul cromosoma 7 e che risulta alterato nell’autismo, agisce in associazione con un importante enzima, LSD1, coinvolto in diversi tipi di malattie. I ricercatori hanno dimostrato che la somministrazione di farmaci contro LSD1 è in grado di ripristinare il corretto funzionamento di alcuni circuiti molecolari, anche in presenza di anomalo dosaggio di GTF2I, aprendo la strada allo studio di nuove cure per l’autismo e di altre malattie mentali del neurosviluppo.

Dura tutta la vita

 

L’autismo si configura come una disabilità permanente che compare in età infantile e accompagna la persona per tutta la vita. I principali criteri comportamentali da considerare per la diagnosi sono: la compromissione delle abilità sociali (apparente carenza di interesse e reciprocità relazionale, tendenza all’isolamento e alla chiusura sociale, difficoltà a instaurare un contatto visivo), compromissione e atipicità del linguaggio e della comunicazione verbale e non-verbale, comportamenti ritualistici/ripetitivi e scarsa flessibilità a cambiamenti della routine quotidiana e dell’ambiente circostante.

Non solo farmaci

In generale, l’intervento proposto è strettamente individuale e comprende vari moduli che affrontano con metodologie specifiche i problemi di comunicazione e quelli di comportamento. Alcune volte, può emergere la necessità di una terapia farmacologica, per questo è importante sapere che è allo studio un nuovo farmaco per l’autismo. Tuttavia, l’uso dei farmaci è spesso messo in discussione dagli specialisti.

 

 

 

lo sapevi che?

L’autismo colpisce di più i maschi rispetto alle femmine, con un rapporto di 4 a 1. Studi più recenti condotti negli Stati Uniti, Europa e Asia evidenziano un aumento delle diagnosi, che appaiono più che raddoppiate nell’ultimo decennio.

 

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