Autismo: non è colpa dei vaccini!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/07/2018 Aggiornato il 20/11/2019

Per la Cassazione non c'è alcun nesso fra autismo e vaccini: manca una ragionevole probabilità scientifica

Autismo: non è colpa dei vaccini!

La Cassazione dice di nuovo no alla correlazione tra vaccini e autismo e all’indennizzo chiesto da un uomo che ritiene che il figlio si sia ammalato a seguito della vaccinazione obbligatoria contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite e haemophilus influentiae b e contro l’epatite b somministrate nel 2001. La Corte ha confermato quanto stabilito da tribunale e Corte d’Appello di Napoli sulla base di due diverse perizie. Non è comunque la prima volta che la correlazione autismo e vaccini viene messa in discussione. Anche gli esponenti della comunità scientifica internazionale non hanno dubbi: i vaccini non causano autismo.

L’unico legame è la tempistica

Nella maggior parte dei casi, l’autismo viene diagnosticato tardi, dopo i due anni. I sintomi però iniziano a comparire prima, fra i 12 e i 18 mesi. Lo stesso periodo in cui solitamente si effettua la terza dose del vaccino esavalente e soprattutto la prima dose del vaccino MPR, contro morbilloparotiterosolia.

Sarebbe proprio questa concomitanza di tempi a creare confusione. “Il motivo per cui tanti genitori pensano che l’autismo sia dovuto al vaccino MPR è legato al fatto che esso si somministra a 13-15 mesi e solitamente i segni e i sintomi dell’autismo diventano evidenti intorno ai 18 mesi: questo porta i genitori dei bambini autistici a scambiare per rapporto causa-effetto quella che è solo una coincidenza” ha scritto il dottor Burioni.

È una malattia genetica

Diversi studi condotti recentemente “assolvono” i vaccini anche perché confermano l’origine genetica dell’autismo. E, infatti, i fratelli di bimbi autistici hanno una probabilità molto più elevata del normale di esserlo a loro volta.

Segnali già a sei mesi

Non solo. Una ricerca molto importante pubblicata sulla rivista scientifica Nature, una delle riviste più prestigiose al mondo, ha rivelato che un’analisi complessa del cervello condotta su bimbi di soli sei mesi può diagnosticare l’autismo in maniera precoce. Impossibile dunque che a causarlo possa essere la vaccinazione MPR non ancora effettuata. “Coloro che affermano che il vaccino causa l’autismo avranno qualche difficoltà a convincere i genitori impauriti che quello che viene diagnosticato a sei mesi è in realtà causato da un vaccino che viene somministrato quasi un anno dopo” conclude l’esperto.

In breve

Un disturbo ancora da studiare

Si stima che in Italia l’autismo riguardi quattro bambini ogni mille. Le cause del disturbo restano ancora oggi poco chiare. Gli ultimi studi condotti in materia potrebbero favorire la messa a punto di trattamenti precoci efficaci, ma serviranno ulteriori ricerche.

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