Come ridurre il rischio di malattie infettive se va all’asilo nido

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/11/2019 Aggiornato il 13/11/2019

Inevitabilmente, i piccoli che trascorrono tanto tempo insieme finiscono con il contagiarsi a vicenda. Ma ridurre il rischio di malattie infettive è possibile.

Come ridurre il rischio di malattie infettive se va all’asilo nido

L’asilo nido è un ricettacolo di virus e batteri. Ma per ridurre il rischio di contagio, è sufficiente seguire una serie di semplici accorgimenti. Lo sanno bene le mamme e anche i pediatri.  Lo sostiene Susanna Esposito, pediatra, infettivologa e Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) .

Un luogo a rischio

Mandare il bimbo all’asilo nido comporta tanti vantaggi, ma anche qualche contro. Indubbiamente, i piccoli che frequentano le comunità hanno un rischio maggiore di incappare in qualche infezione. Le ragioni? Innanzitutto, occorre considerare che gli ambienti chiusi, molto riscaldati e spesso non aerati a sufficienza rappresentato un habitat perfetto per la proliferazione dei microrganismi nocivi. Stare a stretto contatto, poi, dividendo anche giocattoli e materiali didattico, significa facilitare la trasmissione di virus e batteri: basta che il bimbo già contagiato starnutisca vicino a un altro o su un gioco per innescare la propagazione della malattia.

Che cosa possono fare genitori e maestre

Per contenere i pericoli, le maestre dovrebbero lavarsi spesso le mani e invitare i bimbi a fare altrettanto. Importante, poi, pulire e disinfettare ogni giorno i giocattoli, che ovviamente i bimbi si scambiano fra di loro. Anche i genitori hanno un compito importante. Se il bambino è stato malato, non devono mandarlo all’asilo nido finché non si è completamente ristabilito. In questo modo, facilitano la sua guarigione e non espongono gli altri bambini a un possibile contagio.

La struttura ideale

Se possibile, sarebbe bene scegliere asili dotati di ampi spazi. L’ideale è che le classi non siano troppo numerose e che abbiano a disposizione aule sufficientemente grandi. È importante anche la presenza di un giardino esterno, per far giocare all’aperto i bimbi quando il tempo lo permette.

Sì ai vaccini

Ma i consigli non finiscono qui. “Per prevenire le patologie delle vie respiratorie e quelle gastrointestinali il rimedio di documentata efficacia sono i vaccini, come quello contro l’influenza, somministrabile dopo i sei mesi di età del bimbo, e quello contro il Rotavirus, il principale responsabile delle gastroenteriti in età pediatrica, somministrabile entro i primi sei mesi di vita” conferma Susanna Esposito.

Via il ciuccio

E se il bimbo usa ancora il ciuccio, si può approfittare del tempo passato all’asilo per cominciare a toglierglielo. In che modo? Evitando di darglielo quando è in classe. Infatti, nei piccoli predisposti può aumentare il rischio di otite.

 
 
 

In breve

MEGLIO IL PART-TIME

Se possibile, mamma e papà dovrebbero evitare di lasciare il bimbo all’asilo nido durante l’ora del riposino, un momento particolarmente a rischio per il diffondersi delle infezioni. L’ideale è optare per la mezza giornata. 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Puntura di zanzara che lascia il segno più del solito

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ci sono zanzare la cui puntura causa una risposta maggiore, in più verso la fine dell'estate la pelle dei bambini può reagire in maniera più importante all'attacco degli insetti.  »

Rischio di parto pretermine: può servire il pessario?

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il pessario può evitare che il collo dell'utero si raccorci ulteriormente, un'alternativa più radicale è il cerchiaggio che consiste in una cucitura della cervice che ne impedisce l'apertura fino al parto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti