Gli omega 3 fanno bene anche al cervello dei bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/12/2013 Aggiornato il 20/12/2013

Un recente studio rivela che gli integratori contenenti omega 3 migliorano le abilità cognitive dei bambini

Gli omega 3 fanno bene anche al cervello dei bambini

“Il pesce? Un vero toccasana per i bambini” è una di quelle convinzioni inossidabili, che si tramandano di generazione in generazione. In effetti, questo alimento contiene gli omega 3, sostanze davvero benefiche. Lo conferma anche un recente studio, effettuato da un team di ricercatori del North Carolina Research Campus, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Acidi grassi essenziali

Gli omega 3 sono grassi acidi essenziali, chiamati così perché non possono essere sintetizzati dall’organismo, ma provengono esclusivamente dai cibi. Sono contenuti soprattutto nel pesce, specialmente in quello azzurro e nel salmone. Fra le altre cose, queste sostanze facilitano le connessioni fra le cellule nervose, aumentando le capacità di apprendere, di leggere e di ricordare, e aiuterebbero a prevenire le malattie degenerative. Gli altri grassi acidi essenziali sono gli omega 6, presenti soprattutto negli oli vegetali. Anch’essi sono importanti, ma non hanno proprietà benefiche per il cervello e favoriscono le reazioni infiammatorie.

Sotto controllo bimbi di 18 mesi

Lo studio ha riguardato un gruppo di bambini di un anno e mezzo. Ad alcuni di loro è stato somministrato un supplemento di semi di lino, un’ottima fonte di omega 3. Ebbene, è emerso che queste sostanze sono molto benefiche per il cervello. Anche di quello dei bambini nati da mamme affette da una particolare mutazione genetica (che riguarda il 7% della popolazione americana), che impedisce di sintetizzare gli omega 3 a partire dai precursori. Infatti, in questi piccoli si sono registrate abilità e prestazioni cognitive simili a quelle dei coetanei.

Risultati diversi con gli omega 6

Gli esperti americani hanno realizzato anche una seconda ricerca per valutare l’effetto dei grassi omega 6. Hanno considerato un gruppo di bambini tra i sette e i nove anni, misurando il tasso di omega 6 e di omega 3. Hanno così scoperto che i bambini che mangiavano molti omega 6 erano più lenti nell’elaborare i dati della memoria e avevano maggiori difficoltà nel risolvere i problemi di programmazione.

In breve

VIA LIBERA AL PESCE

I pediatri suggeriscono alle mamme di cucinare il pesce almeno due-tre volte alla settimana. In effetti, è una fonte privilegiata di omega 3, ma anche di fosforo e di altre sostanze importanti. Recenti studi scientifici a livello internazionale hanno evidenziato che il consumo regolare di pesce ha un importante effetto benefico sulle funzioni cognitive e sulle allergie.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambini potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti