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Anche in spiaggia è importante mettere in atto qualche strategia di sicurezza per non rischiare di perdere di vista il bambino, soprattutto quando la battigia è più affollata.
Stabilire delle regole
Il primo e più importante accorgimento è quello di stabilire con il bambino, da quando comincia a essere collaborativo, delle regole ben precise. Può giocare e divertirsi con gli amichetti, ma non può allontanarsi senza il permesso dei genitori e deve avvisare la mamma, il papà o i nonni di eventuali spostamenti, per evitare di generare inutili allarmismi. Naturalmente questa regola non può valere per i più piccoli, che devono essere sempre sorvegliati da un adulto, in quanto in spiaggia potrebbero perdersi con facilità, dato che gli ombrelloni sono tutti uguali e non hanno punti di riferimento ben precisi.
Aiutarlo a orientarsi
Ai più grandicelli invece si può cominciare a insegnare come “orientarsi” nella distesa di ombrelloni tutti uguali: una buona norma di sicurezza in spiaggia potrebbe essere dunque quella di fargli vedere quanto dista il proprio ombrellone dal bar o dalla sedia del bagnino o dal pattino sul bagnasciuga. Anche per gioco, si può provare a fargli imparare il percorso dal mare fino al proprio ombrellone e viceversa. Ai più piccoli, poi, è sempre consigliabile far indossare un paio di braccioli quando giocano in riva al mare, soprattutto se si ha a che fare con bimbi molto vivaci e temerari che potrebbero avventurarsi tra le onde anche senza i genitori.
Evitare orari di punta
È più facile tenere d’occhio il proprio bambino quando c’è meno gente che tra la folla: per questo sarebbe consigliabile evitare gli orari più affollati, ossia le ore centrali della giornata, che tra l’altro sono anche quelle più sconsigliate per i bimbi sia per il caldo sia per il rischio di scottature. Per poter garantire una maggiore sicurezza in spiaggia sarebbe meglio quindi portare il piccolo al mattino presto e lasciare la spiaggia verso mezzogiorno, per farvi poi ritorno non prima delle 16.
Un braccialetto “salvavita”
Per i genitori più apprensivi, è stato anche messo a punto un particolare braccialetto in grado di “salvare” il piccolo in caso di caduta in acqua, lanciando un vero e proprio allarme. Il piccolo non può toglierlo da solo, perché si chiude ermeticamente.
In breve
NIENTE ANSIE, MA BUONSENSO
Non è il caso di vivere le vacanze al mare con l’ansia di perdere il proprio bambino con facilità. Basterà essere vigili, magari alternandosi anche con altri genitori nel sorvegliare i bambini. Gli si può mettere al polso un braccialetto con una medaglietta con il proprio numero di cellulare in modo che, se il piccolo si perde in spiaggia, può chiedere con facilità a qualcuno di chiamare il papà o la mamma.