Argomenti trattati
Il piccolo è molto sensibile alle alte temperature e, più degli adulti, corre il rischio di disidratarsi a causa della perdita di liquidi e sali minerali attraverso il sudore. Questo perché nel bambino piccolo il sistema di termoregolazione corporea non è ancora perfettamente sviluppato e quindi la temperatura del corpo del bebè si adegua a quella esterna con tempi più lunghi rispetto a quelli di un adulto.
La termoregolazione può aumentare in condizioni di freddo ma non può diminuire in condizioni di caldo, per questo motivo i neonati, che non hanno la possibilità di sudare adeguatamente e possiedono ampie capacità metaboliche, temono principalmente l’ipertermia (aumento della temperatura corporea oltre i valori normali per aumentata produzione o diminuita dispersione di calore), piuttosto che l’ipotermia (abbassamento della temperatura corporea al di sotto della media fisiologica, cioè normale).
Come avviene la disidratazione
La disidratazione si ha quando si perdono più liquidi di quelli che si introducono. Nel caso di diarrea, primo sintomo di un’infezione gastrointestinale, bisogna controllare il peso del piccolo per verificare che non ci sia un calo eccessivo. Se il calo è inferiore al 2% del peso corporeo, la disidratazione è lieve; se invece è superiore al 5% inizia a essere importante. Bisogna tenere conto che il neonato si disidrata più in fretta del bambino e dell’adulto perché il suo volume corporeo è inferiore.
In caso di colpo di calore
In questo caso avviene per un’intensa sudorazione, un processo fisiologico che ci permette di raffreddare il nostro corpo. Sudiamo quando siamo in un ambiente con temperatura superiore a quella corporea, 35-36 gradi, che è la stessa del bambino. Oppure per un’intensa attività fisica. La disidratazione nei bambini si manifesta in questi modi: quando il piccolo piange senza versare lacrime, quando non fa la pipì e quando ha la pelle particolarmente secca.
Che cosa bisogna fare
Bisogna farlo bere, spogliare il bambino come quando ha la febbre. È sbagliato coprirlo. L’evaporazione è la prima possibilità di raffreddare il corpo. Se lo si veste, suderà di più e perderà ancora più liquidi. I vestiti, però, servono a proteggere la pelle sia dalle scottature, quindi è sbagliato esporre i bambini al sole senza maglietta.
Quando ricorrere al pronto soccorso
Sicuramente, quando il bambino diventa ipotonico e soporoso, così come quando il pianto è flebile e si spegne. Bisognerebbe intervenire, però, prima che la disidratazione si manifesti. Non avendo il vissuto psicologico, il bebè non riesce sempre a esprimere la sua sofferenza; anche per questo motivo la disidratazione nei bambini è più pericolosa. Sono i genitori che devono prevenirla facendo bere il bambino, spogliandolo ed evitando ambienti troppo caldi.
Anche l’umidità può essere pericolosa
Se la temperatura è di 30 gradi ma l’umidità è del 90%, allora il processo di osmosi è difficoltoso, e si evapora poco e male.
Tanta acqua
In genere, più sono grandi più i bambini si autoregolano con il bere. È una questione di abitudine. Sono i genitori che dovrebbero educare i figli, dicendo loro di bere prima di andare a giocare sotto il sole e di prendersi delle pause per farlo. I bambini quando si divertono sono troppo presi da quello che stanno facendo. In genere, quelli che arrivano in Pronto soccorso senza una malattia concomitante hanno eseguito uno sforzo fisico in un ambiente eccessivamente caldo e non hanno bevuto adeguatamente.
Da sapere!
Il meccanismo di termoregolazione comprende tutte le funzioni che regolano la produzione e il trasporto del calore, in base alle condizioni termiche dell’ambiente, consentendo alla temperatura interna di rimanere costante (37° C).