Mascherine per i bambini: no prima dei due anni

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 02/07/2020 Aggiornato il 02/07/2020

Le mascherine prima dei due anni non vanno indossate. Uno studio giapponese e le raccomandazioni dei pediatri

Mascherine per i bambini: no prima dei due anni

Le mascherine prima dei due anni non vanno fatte indossare ai bambini. È la raccomandazione della Japan Pediatric Association. Gli esperti nipponici ricordano, infatti, che i bimbi piccoli hanno le vie aeree molto strette, quindi già in condizioni di normalità respirano con più difficoltà rispetto ai bambini più grandicelli. La mascherina può aumentare questa naturale difficoltà, soprattutto con l’effetto delle alte temperature estive. Gli atti respiratori più affrettati comporterebbero un maggior lavoro del cuore, esponendo i piccoli a malesseri e a colpi di calore.

Il contagio si rischia di più in famiglia

Gli esperti giapponesi ricordano anche che si sono verificati pochissimi casi di coronavirus tra i bambini e che la maggior parte dei piccoli si sono infettati all’interno della propria famiglia più che in ambienti come l’asilo o la scuola.
Le mascherine prima dei due anni inoltre, aggiungono i pediatri, potrebbe nascondere eventuali cambiamenti di colore del volto o la presenza di vomito, aumentando il rischio di soffocamento. Nei bambini piccoli, che non sono ancora in grado di comunicare bene, è importante che siano gli adulti ad accorgersi dei primi segnali di eventuali malesseri, che però possono essere nascosti dalla mascherina. L’uso di questo dispositivo di protezione individuale è invece consigliato agli adulti.

Anche i i pediatri italiani concordano

In Italia, l’Associazione Culturale Pediatri – Acp  condivide i consigli dei colleghi giapponesi: le mascherine prima dei due anni non vanno indossate perché non si rivelano particolarmente protettive, visto che il rischio di contagio dei più piccoli si corre soprattutto in ambiente domestico. Inoltre, in generale durante l’infanzia non vanno utilizzate, anche nel bambino più grandicello, in caso di difficoltà respiratorie, oppure se il ragazzino non è in grado di rimuovere da solo la mascherina. Diverso è il discorso per i bambini fragili perché soggetti a malattie croniche e ad alto rischio. In questo caso, i piccoli devono essere incoraggiati a indossare una mascherina particolare, non le chirurgiche o quelle di stoffa, ma le Ffp2, che proteggono meglio dall’infezione. I familiari di questi bambini, se malati, devono indossare le mascherine chirurgiche, che invece proteggono gli altri.

L’uso corretto delle mascherine nei bambini

Secondo le Linee guida emesse dalla American Academy of Pediatrics (AAP), valide anche in Europa, la mascherina dai due anni in su va indossata nei luoghi chiusi, visto che all’aperto anche nel nostro Paese il divieto sta per decadere quasi ovunque. La mascherina, per essere realmente protettiva,  deve coprire bene naso e bocca e raccordarsi adeguatamente all’orecchio. Prima di indossarla , è importante lavarsi bene le mani, per almeno 20 secondi. Le mascherine non vanno indossate ovviamente quando si mangia o si beve e vanno tolte iniziando dal raccordo dietro le orecchie. Se in casa non ci sono malati, le mascherine non sono necessarie, così se un bambino è all’aria aperta a giocare e riesce a mantenere una distanza di almeno 2 metri dagli altri, evitando di toccare superfici toccate dagli altri. Il dispositivo va invece indossato in luoghi in cui i bambini potrebbero avere difficoltà a rispettare la distanza di sicurezza.

 

 

 

 
 
 

Da sapere! 

 

Nella scelta delle mascherine per i bambini dai due anni in su, è importante controllare le dimensioni. Se per gli adulti le dimensioni di una mascherina sono circa 15cmx 30 cm, per un bambino dovrebbero essere di 12×25 cm in media, considerando l’età e il fatto che il dispositivo deve aderire bene al volto del piccolo e coprire in sicurezza bocca e naso.

 

 

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti