Melatonina nei bambini: a cosa serve e quando si può utilizzare

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli, con la consulenza di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 17/09/2025 Aggiornato il 17/09/2025

Va somministrata su prescrizione del pediatra in casi selezionati e non semplicemente per far addormentare più in fretta un bambino che ha difficoltà a farlo.

Prima di dare le melatinoina ai bambini occorre il parere del pediatra

L’utilizzo della melatonina nei bambini è cresciuto molto nel corso degli ultimi anni e al tempo stesso sono aumentati gli scopi per cui si utilizza questa sostanza conosciuta come “ormone del sonno”, che normalmente è prodotta in maniera naturale dal nostro organismo, soprattutto durante le ore notturne.

Molti genitori si interrogano quindi sul suo uso: si sente spesso parlare, infatti, della melatonina in relazione alla sua funzione di favorire l’addormentamento dei bambini, anche se i suoi effetti non sono limitati a questo campo.

È però importante evitare il fai da te e somministrare melatonina ai bambini solo su indicazione del pediatra, che la potrà prescrivere in casi particolari e non semplicemente perché il bambino fatica ad addormentarsi.
Ne abbiamo parlato con il dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia, responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale).

Tutto quello che c’è da sapere

La melatonina è un ormone normalmente prodotto dal nostro organismo (precisamente dalla ghiandola pineale o epifisi) che serve a mantenere un corretto equilibrio tra sonno e veglia e a regolare molti processi che avvengono nel nostro corpo durante la giornata.

La produzione è maggiore durante la notte e tende a ridursi alla luce del giorno; è inoltre più abbondante in inverno che in estate. Un altro fattore che influenza la produzione di questo ormone è l’età: i bambini piccoli e le persone anziane producono di solito meno melatonina degli adulti.

La melatonina può essere assunta anche in forma sintetica attraverso integratori alimentari; in commercio ne esistono di molti tipi, tra cui alcuni riservati ai bambini. I pediatri sconsigliano comunque il fai da te: la melatonina per bambini si usa solo in alcuni casi selezionati.

Quando utilizzarla e come

“In genere nei bambini il prodotto si somministra in gocce – spiega il dottor Leo VenturelliSi tende a somministrare la melatonina dai 9 mesi in avanti, ma nulla vieta, in casi specifici selezionati dal pediatra, di darla anche a bambini più piccoli, per esempio prematuri di alto grado con disturbi di sonno persistenti”.

Si può quindi usare la melatonina per bambini e neonati di qualsiasi età, ma solo in casi selezionati dal pediatra; studi recenti hanno infatti messo in evidenza gli effetti benefici di questa sostanza, ma è necessario seguire rigorosamente le indicazioni e i dosaggi prescritti dal pediatra. I preparati presenti in commercio sono comunque obbligati a indicare con chiarezza che la dose massima non dovrebbe superare 1 mg nelle 24 ore (salvo indicazione specifica del pediatra): al di sopra di questo dosaggio, infatti, la melatonina può essere considerata un vero e proprio farmaco.

Si può utilizzare per neonati o bambini che non dormono?

“Si possono usare prodotti a base di melatonina seguendo indicazioni pediatriche precise, non vale il “fai da te” – afferma il dottor Venturelli – In genere le indicazioni sono quelle di un alterato ritmo sonno veglia, con difficoltà all’addormentamento in bambini, anche molto piccoli, che non riescono a prendere sonno per problemi di prematurità elevata, per sindromi neurologiche, per situazioni in cui altri tentativi comportamentali non si sono dimostrati efficaci”.

In generale, la melatonina può essere prescritta per trattare disturbi del sonno prolungati nel tempo e che non sono migliorati nemmeno con l’introduzione di una corretta routine del sonno e con l’uso di metodi comportamentali di rieducazione del sonno.

Può inoltre essere prescritta dai neuropsichiatri in caso di disturbi del sonno in bimbi affetti da disturbi dello spettro autistico, deficit di attenzione, iperattività e malattie neurologiche. Sono inoltre stati evidenziati i benefici di questo ormone per i bambini nati prematuri o che hanno presentato sofferenza alla nascita o infezioni gravi.

L’importanza di una buona routine del sonno

Come abbiamo visto, la melatonina non deve essere somministrata ai bambini che semplicemente faticano ad addormentarsi o che hanno un sonno disturbato, ma solo in casi selezionati dal pediatra. Se i bambini o i neonati hanno un sonno disturbato, si può innanzitutto provare a seguire alcuni semplici consigli per migliorare la qualità del sonno.

In generale – spiega ancora il dottor Leo Venturelliil bambino che non dorme deve avere un approccio con modalità comportamentali, tipo rituale del sonno e ambiente scevro da stimolazioni sensoriali eccitatorie. L’uso della melatonina a dosaggi consigliati dall’AIFA deve essere sotto prescrizione pediatrica, come si diceva, dopo avere espletato una anamnesi del caso e gli altri sistemi comportamentali utili”.

Se il bimbo di notte non dorme è bene cercare di risolvere il problema modificando la routine pre-nanna, piuttosto che somministrare subito la melatonina al bambino.

In generale, è importante creare un ambiente domestico tranquillo e rilassante, lontano da stimoli visivi e uditivi che risultino iperstimolanti: è quindi buona norma spegnere tv, tablet e cellulari almeno un’ora prima di andare a dormire.

È poi bene cenare almeno un’ora e mezza prima di mettersi sotto le coperte perché lo stomaco pieno non aiuta il sonno, e ricordare di non consumare bibite eccitanti (coca-cola, cioccolato o tè) a cena.

Secondo la Società Italiana di Pediatria, inoltre, il 25% dei bimbi con meno di cinque anni di età soffre di disturbi del sonno a causa di cattive abitudini, dell’aumento delle luci artificiali e dell’utilizzo precoce di tablet e smartphone.

Nei bambini più piccoli la causa potrebbe invece essere l’ansia da separazione: in questo caso è importante stabilire piccoli rituali prima della nanna che accompagnino il piccolo verso un sonno sereno.

Gli effetti collaterali della melatonina

Al dosaggio solitamente consigliato non ci sono particolari controindicazioni o effetti collaterali della melatonina, ma negli Stati Uniti – dove è consuetudine somministrare melatonina ai bambini senza consultare il pediatra – dal 2012 e il 2021 sono stati riscontrati molti casi di avvelenamento da melatonina nei bambini, che si presentano con convulsioni, svenimenti, difficoltà respiratorie e difficoltà ad essere risvegliati.

Per prevenire questo rischio è importante attenersi alle indicazioni e ai dosaggi indicati dal pediatra.

 

In breve

Disturbi del sonno persistenti, prematurità o disturbi neurologici: la melatonina per bambini è utile, ma deve essere usata solo in casi particolari e su indicazione del pediatra. Sicuramente non è consigliato il fai da te o la somministrazione in caso di difficile addormentamento.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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