Adhd: una nuova conferma sulle alterazioni del cervello

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/06/2014 Aggiornato il 17/06/2014

Gli adolescenti con Adhd sembrano presentare alterazioni in diverse aree del cervello. È la prova che si tratta di un disturbo neurologico, non di cattiva educazione

Adhd: una nuova conferma sulle alterazioni del cervello

Ancora oggi, sull’Adhd esistono falsi miti e molta confusione. Spesso, si pensa che dipenda da una cattiva educazione o da un’indole svogliata e pigra. In realtà, non è affatto così. Si tratta, infatti, di un vero e proprio disturbo neurobiologico. Ciò significa che alla base ci sono alterazioni nervose precise. La conferma arriva anche da un recente studio condotto da un team di ricercatori cinesi, della Sichuan University, pubblicato sulla rivista Radiology.

Iperattività e impulsività

L’Adhd, dall’inglese Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (disturbo da deficit di attenzione/iperattività), è uno dei disturbi neuropsichiatrici più frequenti nell’età evolutiva. È caratterizzato da un marcato livello di disattenzione e da una serie di comportamenti che denotano iperattività e impulsività.

Indagato con risonanza magnetica

La ricerca ha coinvolto 33 ragazzi con Adhd, di età compresa fra i sei e sedici anni, e 32 cooetanei sani. Tutti sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale a riposo, un’indagine che è in grado di analizzare la funzione dei neuroni (le cellule nervose) quando il cervello non è impegnato in alcun compito. Lo scopo era capire se i cervelli dei due gruppi di adolescenti presentassero delle differenze significative.

Alterazioni strutturali nel cervello

Dall’analisi dei risultati è emerso che effettivamente il cervello dei ragazzi con Adhd è diverso da quello dei giovani sani. In particolare, sono risultate alterate la struttura e le funzioni della corteccia orbitofrontale e del globo pallido. La prima svolge un ruolo importante nell’elaborazione cognitiva della pianificazione strategica, mentre il secondo partecipa al controllo inibitorio esecutivo. “Il nostro studio suggerisce che le anomalie strutturali e funzionali in queste regioni del cervello possono causare disattenzione e iperattività nei giovani pazienti” ha spiegato uno degli autori. 

In breve

UN DISTURBO MOLTO DIFFUSO

L’Adhd è molto comune: riguarda circa il 5% dei bimbi e dei teenager di tutto il mondo.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti