Adolescenti: + 40% di antidepressivi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/04/2016 Aggiornato il 22/04/2016

Sono aumentate del 40% le prescrizioni di antidepressivi agli adolescenti. Allarme dell’Oms per una situazione che coinvolge diversi Paesi tra Europa e Stati Uniti

Adolescenti: + 40% di antidepressivi

Un aumento di oltre il 40%: a tanto ammonta la crescita della prescrizione di farmaci antidepressivi a bambini e adolescenti. Il preoccupante dato emerge da uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) svolto tra il 2005 e il 2012 che ha visto coinvolti diversi Paesi tra  Europa e Stati Uniti.

Danimarca prima in classifica

I risultati dello studio, pubblicati sull’European Journal of Neuropsychopharmacology, mettono in evidenza che il Paese in cui la prescrizione di antidepressivi è aumentata maggiormente è la Danimarca, che ha fatto registrare nel corso dei sette anni dello studio una crescita del 60%, seguita dal Regno Unito con il 54%, dalla Germania con il 49%, dagli Stati Uniti con il 26% e dai Paesi Bassi con il 17%.

Le età più a rischio

Le due fasce di età su cui in particolare si è riversata la gran parte dell’aumento delle prescrizioni di antidepressivi sono quelle comprese tra i 10 e i 14 anni e tra i 15 e i 19 anni. Una questione che solleva problematiche di salute di non poco conto, spiega l’Oms, soprattutto considerando che quasi tutti questi farmaci non hanno le autorizzazioni necessarie per essere assunti da persone con meno di 18 anni.

Un aumento preoccupante

L’Oms spiega che l’aumento delle prescrizioni di antidepressivi ai giovani è preoccupante in particolare per due motivi: perché c’è il sospetto che vengano prescritti senza motivazioni sufficienti e perché c’è il rischio che, se assunti così precocemente, questi farmaci possano essere responsabili di gravi effetti indesiderati.

 

 

 
 
 

In breve

DIFFICILE ACCEDERE ALLA PSICOTERAPIA

In alcuni casi, come accade nel Regno Unito, molti medici di medicina generale sostengono di non avere alternative alla prescrizione di psicofarmaci ai ragazzi a causa dei lunghi tempi di attesa per accedere alla psicoterapia.

 

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