Argomenti trattati
L’immensità del web è in grado di insegnare agli adolescenti persino come affrontare la “prima volta”. Per i ragazzi di oggi il sesso non è un tabù, li aiuta internet attraverso immagini, video e vademecum approssimativi. Ma quanto sono realmente informati? Secondo gli esperti, nella realtà oggi hanno le stesse vergogne, paure e insicurezze, ma soprattutto la stessa ignoranza sul sesso dei loro coetanei di vent’anni fa. Lo dimostra una ricerca italiana condotta su circa 5mila diciottenni portata sul tavolo del congresso della Società italiana di urologia, nell’ambito della presentazione della nuova campagna educativa Pianeta Uomo.
Le precauzioni, quale responsabilità?
L’indagine rivela che il 28% degli adolescenti non ha mai comprato un preservativo e solo uno su 3 lo usa sempre durante i rapporti sessuali, mentre altrettanti lo scelgono di tanto in tanto. La maggioranza accetta il condom solo per evitare gravidanze indesiderate: appena 7 ragazzi su cento sanno che è il metodo principale per prevenire le malattie trasmesse con il sesso.
I rischi più gravi
“Il vero dramma è che oggi i ragazzi credono di non aver nulla da imparare e ciò li espone a un maggior numero di rischi” osserva Nicola Mondaini, uroandrologo dell’ospedale S. M. Annunziata di Firenze e coordinatore dell’indagine. Tra i maggiori rischi si contano le malattie a trasmissione sessuale e la crescita di baby mamme. Il 73% non saprebbe citare cinque fra le principali malattie del sesso e uno su 3 crede siano un problema che non lo riguarda.
I controlli presso l’andrologo
Sulla figura dell’andrologo non sanno pressoché nulla i nostri adolescenti. “15 anni fa ne aveva sentito parlare il 3% dei giovani, oggi siamo comunque a un risicato 13%” riprende Mondaini “Invece, i ragazzi dovrebbero avere con questo specialista lo stesso tipo di consuetudine che le ragazze hanno con il ginecologo, soprattutto da quando non esiste più la visita di leva obbligatoria che, bene o male, intercettava i maschi con qualche problema”. Lo studio conferma che un giovane su 3 ha una malattia andrologica, soprattutto varicocele (dilatazione delle vene del testicolo che aumenta la temperatura locale e alla lunga danneggia gli spermatozoi) e criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli). “Sono disturbi che si diagnosticano in pochi minuti e si possono risolvere bene e senza conseguenze, intervenendo da giovani; trascurarle invece può significare andare incontro a problemi futuri non da poco, dalla sterilità alle disfunzioni del sesso”.
In breve
FARMACI ON LINE
Sono proprio i nostri stessi giovani a sostenere gran parte del mercato online dei farmaci per la disfunzione erettile. Secondo gli esperti il problema nasce da una mancanza di cultura: i giovani usano gli anabolizzanti per “pomparsi” ma non sanno che questo li renderà impotenti, distruggendo la produzione di testosterone; prendono insieme ecstasy e pillole per l’erezione, per sballarsi e riuscire lo stesso ad avere un rapporto.