Alcol e adolescenti: prevedere l’abuso oggi si può
A cura di “La Redazione”Pubblicato il 14/08/2014Aggiornato il 14/08/2014
Secondo una ricerca internazionale, le strutture cerebrali, insieme con varianti genetiche e ambientali, determinano l'inclinazione alla dipendenza dall'alcol
Una combinazione di fattori genetici, ambientali e di conformazione delle reti cerebrali. Secondo un team di scienziati internazionali facendo un’analisi di queste variabili è possibile prevedere con un’accuratezza del 70 per cento se un adolescente cadrà o meno nella rete dell’abuso di alcol. La ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Nature”, prende in considerazione oltre 40 elementi diversi.
La ricerca a livello europeo
Il campione di 2.400 adolescenti europei di 14 anni è stato sottoposto a esami di ogni tipo: dalla scansione del cervello che permette di indagare la struttura cerebrale, fino alle indagini sul quoziente intellettivo e comportamentali ai più elementari esami del sangue. Tutto per scoprire quali adolescenti diventeranno schiavi dell’alcol. Lo studio, che è stato firmato da Robert Whelan, dell’Università del Vermont, ha seguito i giovani nell’evoluzione dei loro comportamenti per anni fino a identificare chi, all’età di 16 anni, ha sviluppato la dipendenza all’alcol.
In breve
UN RAPPORTO SEMPRE PIU’ PRECOCE
Si è pericolosamente abbassata l’età del primo approccio con l’alcol, al punto che – per le conseguenze che può avere sulla salute dei giovani – si parla ormai di vera e propria emergenza sanitaria.
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