Alcol e droghe: è emergenza giovani

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 12/08/2019 Aggiornato il 12/08/2019

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza lancia l’allarme e invita a prendere provvedimenti contro la diffusione di alcol e droghe fra i minori

Alcol e droghe: è emergenza giovani

Il consumo di alcol e droghe fra i minori sta diventando sempre più un’emergenza. L’ultimo allarme arriva dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che di recente ha scritto una lettera a governo, conferenza delle regioni e conferenza stato-città per sottolineare l’importanza e la necessità di mettere a punto di un piano di azione per proteggere i nostri ragazzi.

Gli ultimi dati

L’Italia è fra i primi Paesi europei per numero di giovani dediti all’alcol. Secondo i dati ufficiali, il 42,3% delle ragazze e il 52,5% dei ragazzi fra gli 11 e i 25 anni consuma almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno. Eppure, la legge vieta di vendere alcolici ai minori di 18 anni. Non solo: secondo le indicazioni della comunità scientifica, i ragazzi non dovrebbero mai bere almeno fino ai 21 anni di età, perché prima il loro cervello è in via di formazione e molto suscettibile agli effetti dell’alcol. Anche per quanto riguarda i consumi di droghe, purtroppo, la situazione è critica. Fra l’altro, si utilizzano sempre più sostanze reperibili in internet e molto pericolose.

Servono azioni concrete

Ecco perché l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha deciso di intervenire. Nel documento inviato agli amministratori e politici, la Garante Filomena Albano ha scritto che “sono sempre più numerosi i giovanissimi che fanno uso di sostanze stupefacenti e alcoliche. Bisogna aumentare la frequenza dei controlli periodici, i cosiddetti bilanci di salute, tra i 10 e i 14 anni. E poi vanno rafforzati, a livello locale, i controlli sul rispetto dei divieti di vendita ai minori di 18 anni”. Nella lettera sono raccomandate altre attività di prevenzione, come l’attivazione di corsi di formazione rivolti al personale deputato ai servizi di controllo, la promozione di progetti e strumenti di prevenzione che rafforzino l’autostima specialmente in ambito scolastico, l’attivazione di sportelli psicologici in tutte le scuole secondarie superiori.

Dal pediatra al medico di famiglia

È importante anche che al momento del passaggio dal pediatra al medico di base, il primo rediga e trasmetta una scheda clinica relativa al ragazzo. In questo modo diventerebbe più facile individuare precocemente i giovani che rischiano di sviluppare dipendenza da alcol e/o droghe. Pediatra e medico di base, infatti, hanno un ruolo fondamentale in questo senso.

 

 

 
 
 

Da sapere!

I giovani spesso non conoscono i rischi  legati al consumo di alcol e droghe, come aumento dell’aggressività, diminuzione dei riflessi, maggiore possibilità di provocare un incidente stradale, alterazioni nella fase di maturazione cerebrale. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti