Alcol: giovani sempre più a rischio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 18/05/2015 Aggiornato il 18/05/2015

L’Italia è uno dei Paesi europei con il più basso consumo di alcol. Purtroppo, però, l’abitudine di bere è molto diffusa fra i giovani

Alcol: giovani sempre più a rischio

I vini italiani sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Eppure, i nostri giovani li disdegnano: ad attrarre i ragazzi sono soprattutto i superalcolici. Il consumo di alcol al di fuori dei pasti è sempre più diffuso soprattutto nella fascia d’età 11-17 anni: quella che, teoricamente, non potrebbe comprare bevande di questo tipo. È quanto emerge dalla relazione sull’alcol che il ministero della Salute ha esposto al Parlamento.

Il vino piace solo agli adulti

In passato, gli italiani bevevano alcol soprattutto ai pasti: uno o più bicchieri di vino per accompagnare il consumo di piatti della tradizione. Oggi questa abitudine è rimasta, ma solamente fra gli adulti e gli anziani. È un peccato: introdurre una quantità limitata di vino, infatti, non solo non è nocivo, ma può comportare alcuni effetti positivi sulla salute, come una migliore circolazione.

I ragazzi si abbuffano di alcol

I ragazzi, però, non sembrano aver ereditato le tradizioni famigliari. Secondo la relazione del ministero della Salute, ciò che interessa ai più giovani è bere grandi quantità di alcol in poco tempo, in modo da raggiungere lo “sballo”. Questo comportamento, definito binge drinking, è sempre più diffuso, anche fra i giovanissimi. Va contrastato il più possibile essendo particolarmente rischioso. Innanzitutto, perché le bevande preferite per ubriacarsi sono i superalcolici, che sono nocivi per l’organismo, in particolare per il fegato. In secondo luogo perché bere al solo scopo di stordirsi può comportare problemi di attenzione e di mancanza di riflessi, aumentando il pericolo di incidenti. Senza dimenticare che può associarsi a problematiche psicologiche, come eccessi di ira e violenza, isolamento, difficoltà relazionali.

L’abuso è occasionale

Complessivamente, sono 8,5 milioni le persone che consumano alcolici in maniera pericolosa per la salute: si tratta soprattutto di ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 17 anni e di giovani in generale. Stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2013 il 15,7% dei maschi e il 6,9% delle femmine di età superiore a 11 anni ha dichiarato di aver esagerato con l’alcol. L’unica nota positiva è che questo abuso è occasionale: viene riservato “solo” al weekend o alle occasioni speciali. Non per questo, comunque, va ignorato. Al contrario.

 

 

  

In breve

IN EUROPA RESTIAMO SCARSI CONSUMATORI

Il rapporto del ministero della Salute rivela un’altra particolarità: nonostante il problema del binge drinking fra i giovani, l’Italia è fra i Paesi europei con i consumi più bassi di alcol.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti