Anoressia: può alterare il senso del tatto?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/03/2015 Aggiornato il 19/03/2015

Le ragazze che soffrono di anoressia avrebbero un senso del tatto distorto, al punto di sentire fianchi e gambe più grandi di quanto siano in realtà

Anoressia: può alterare il senso del tatto?

Che l’anoressia sia una vera e propria malattia che può causare diversi tipi di conseguenze fisiche e anche psicologiche è risaputo. Ma che possa addirittura alterare il senso del tatto è una scoperta che sorprende. L’ha fatta un gruppo di ricercatori di varie nazionalità, coordinati dallo psichiatra italiano Santino Gaudio, che hanno condotto una revisione in proposito pubblicata recentemente sulla rivista Plos One.

Una malattia al centro di numerosi studi

Gli autori hanno esaminato tutte le ricerche presenti nella letteratura scientifica riguardanti l’anoressia. In particolare, hanno preso in esame i dati relativi alla percezione che le ragazze e donne malate avevano del proprio corpo da un punto di vista multisensoriale. Lo scopo era capire se la malattia avesse un qualche tipo di influenza sul modo in cui le anoressiche si vedono e si sentono.

Le parti del corpo sembrano più grandi

Dall’analisi è emersa innanzitutto una conferma: le persone che soffrono di anoressia si vedono molto più grasse di quanto siano in realtà, al punto che anche quando sono magrissime e addirittura denutrite si vedono in sovrappeso. Ma la percezione alterata delle proprie forme corporee non riguarda solo il senso della vista. Coinvolge anche il tatto. Gli studiosi hanno scoperto, infatti, che queste donne, toccandosi con le mani, si sentono molto grosse, soprattutto a livello di fianchi e gambe. “Con il tatto percepiscono come fossero più grandi le parti del corpo più importanti per le donne, gambe e fianchi” confermano gli esperti.

Problemi di orientamento

Ma non finisce qui. La ricerca ha svelato che chi ha problemi di anoressia ha difficoltà nell’orientare e posizionare nello spazio le diverse parti del proprio corpo. Un deficit del tutto simile a quello che presentano i soggetti che hanno subito un ictus. Gli esperti hanno ipotizzato che la distorsione del senso del tatto e dell’orientamento potrebbe dipendere da alterazioni a carico della corteccia parietale del cervello (la parte del cervello che contiene, fra le altre cose, le aree sensoriali).

Possibili nuove cure

Queste informazioni sono molto utili e potrebbero aiutare a ideare nuove cure. “Con questo scopo partirà nella prossima primavera con l’Università Cattolica di Milano, un progetto di riabilitazione del corpo, con la riorganizzazione della propria immagine, che vedrà l’utilizzo della realtà virtuale” hanno affermato gli studiosi.

 

 

da sapere

Tanti pensano l’anoressia sia una problematica a se stante, che si colloca all’estremo opposto della bulimia. Invece, si tratta di due facce della stessa medaglia: in molti casi, la malattia esordisce con la forma anoressica, poi evolve nel tempo e si modifica, trasformandosi in bulimia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti