Anoressia: tutta colpa di due geni?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/12/2013 Aggiornato il 11/12/2013

Un gruppo di ricercatori americani ha scoperto due geni implicati nella comparsa di disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa e la bulimia

Anoressia: tutta colpa di due geni?

A tutt’oggi le cause dell’anoressia nervosa e degli altri disturbi alimentari, come la bulimia, non sono del tutto conosciute. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi, della University of Iowa, pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, potrebbe aiutare a fare chiarezza.

Che cosa sono

I disturbi del comportamento alimentare sono un insieme di problemi psicologici, caratterizzati da preoccupazioni eccessive per il proprio peso, il proprio corpo  e la propria immagine, che portano ad avere un’alimentazione sregolata. Essi causano sintomi sia sul piano psicologico sia fisico e solitamente esordiscono nell’adolescenza. I più diffusi sono l’anoressia nervosa e la bulimia.

Sotto esame due famiglie

Lo studio ha coinvolto due famiglie “significative” perché molti dei loro membri soffrono di anoressia o di altri problemi in questo ambito. Gli studiosi hanno analizzato il profilo genetico di tutti i componenti. Hanno così scoperto che due mutazioni genetiche, una per famiglia, sono associate a un rischio aumentato di sviluppare disturbi alimentari. Il primo gene è chiamato ESRRA: nelle persone con anoressia o altre problematiche di questo tipo è meno attivo. L’altro gene è relativo al repressore trascrizionale HDAC4. I due geni individuati dagli esperti americani “viaggiano” sulla stessa via di segnalazione del cervello e producono lo stesso effetto biologico. Secondo gli autori, analizzare nel dettaglio questo percorso potrebbe aiutare a comprendere e trattare i disturbi alimentari.

 

 

In breve

TANTE CAUSE DIVERSE

I disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, non sono mai provocati da una sola causa, ma dipendono da un insieme di elementi. È probabile che alla base ci sia una predisposizione genetica, che rende alcune persone più vulnerabili di altre a tali disturbi.

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