Attenzione a Tv e social: aumentano il rischio di depressione nei giovani

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 30/09/2019 Aggiornato il 30/09/2019

I ragazzi che trascorrono molto tempo davanti alla tv o sui social hanno più probabilità di sviluppare depressione. Ecco perché

Attenzione a Tv e social: aumentano il rischio di depressione nei giovani

Trascorrere troppe ore davanti a un dispositivo tecnologico non è salutare. Ma quanti saprebbero dire quali sono quelli più nocivi? Non tutti i media digitali, infatti, hanno gli stessi effetti: molto dipende dalla tipologia e dall’attività per cui vengono utilizzati. A dirlo è uno studio condotto da un team di ricercatori canadesi dell’università di Montreal e pubblicato su Jama Pediatrics, secondo cui le attività più pericolose per il rischio di depressione negli adolescenti sono guardare la televisione e stare sui social media.

Uno studio su 4mila ragazzi

Lo studio, che è durato quattro anni, ha coinvolto 4mila ragazzi di entrambi i sessi, che all’inizio della ricerca avevano in media 12 anni. Tutti sono stati invitati a rispondere a cadenza regolare a questionari che riguardavano l’uso dei media elettronici. In particolare, i ragazzi dovevano indicare quante ore trascorressero mediamente davanti a schermi di computer, televisione, tablet e smartphone e a quale scopo impiegassero i dispositivi. Inoltre, gli autori hanno chiesto loro di valutare, periodicamente, su una scala da zero a quattro i sintomi tipici della depressione, come tristezza, senso di inutilità e pensieri suicidi.

Tv e social media sono i più pericolosi 

Analizzando i dati raccolti, gli studiosi hanno scoperto che gli schermi sono pericolosi tutti allo stesso modo, ma che alcune attività si associano a un rischio aumentato di depressione. Quali? Guardare la televisione e stare sui social media. La ragione? Probabilmente perché obbligano a confrontarsi con altre persone e modelli spesso irraggiungibili o comunque molto distanti dalla realtà. “Social media e tv sono forme di comunicazione che espongono frequentemente gli adolescenti a immagini di altre persone in situazioni favorevoli, come quelle con corpi perfetti o con uno stile di vita eccitante o facoltoso” hanno spiegato gli autori. Ecco perché è importante che i genitori vigilino sull’uso che i figli fanno dei dispositivi elettronici e siano per loro punti di riferimento solidi.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Vietare ai figli adolescenti di usare i social o di guardare la Tv non è certo la soluzione giusta. È possibile però accompagnarli in questo percorso, non solo controllando che cosa fanno i ragazzi mentre sono davanti agli schermi e imponendo dei limiti di tempo nel loro uso, ma anche e soprattutto promuovendo il dialogo in famiglia e facendo attenzione a certi segnali sospetti.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti