Celiachia: per gli adolescenti limita la vita sociale

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 31/05/2019 Aggiornato il 31/05/2019

Per 1 ragazzo su 2 la celiachia è un limite per una normale vita sociale; per 1 su 4 rappresenta addirittura un ostacolo

Celiachia: per gli adolescenti limita la vita sociale

È una condizione con cui, attraverso opportuni accorgimenti, si riesce a vivere senza gravi ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. Eppure per gli adolescenti soffrire di celiachia può avere conseguenze importanti sulla vita sociale e personale: secondo un’indagine condotta dall’Associazione italiana celiachia (Aic) Lombardia onlus  su un campione di ragazzi tra i 12-18 anni, infatti, un giovane su 2 (48%) definisce questa condizione “limitante per lo sviluppo di una normale vita sociale”, mentre per uno su 4 (24%) rappresenta addirittura un ostacolo.

Dieta fai-da-te

Agli adolescenti colpiti, la celiachia appare limitante per una normale vita sociale – spiegano gli esperti dell’Aic Lombardia -, anche perché la maggior parte di essi (secondo il ministero della Salute parliamo di oltre 34mila giovani) varia la propria alimentazione in autonomia senza aver consultato un esperto, e quindi senza il giusto supporto per affrontare un cambiamento così importante in una fase già delicata della vita come l’adolescenza. Dall’indagine emerge, infatti, che il 42% dei giovani con celiachia dal momento della diagnosi non ha mai ricevuto una valutazione dello stato nutrizionale, fondamentale per fornire un quadro generale sull’assorbimento e sull’utilizzo dei nutrienti, mentre il 35% ne ha ricevuta una al momento della diagnosi, ma senza che a questa ne facessero seguito altre per eventuali modifiche da apportare nel tempo.

Voglia di indipendenza

Eppure dall’indagine emerge che i ragazzi celiaci vorrebbero maggiori consigli per gestire in autonomia la loro alimentazione fuori e dentro casa: secondo i dati raccolti il 37% degli adolescenti è spesso alla ricerca di informazioni al riguardo e l’80% vorrebbe imparare a cucinare piatti gluten free per sentirsi più indipendente e sicuro.

Informazioni nutrizionali personalizzate

Per rispondere alla richiesta dei celiaci – giovani in prima fila -, AIC Lombardia Onlus mette a disposizione dei soci un servizio di counseling nutrizionale, in sede e online, con esperti pronti a fornire consigli alimentari su misura per i celiaci, anche per coloro che desiderino conciliare una corretta alimentazione gluten free con una dieta povera di zuccheri o a basso contenuto di colesterolo, con altre intolleranze o con un particolare regime alimentare etico o religioso.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il monitoraggio della dieta senza glutine è previsto dalla legge: il protocollo per la diagnosi e il follow-up della celiachia prevede che l’aderenza alla dieta senza glutine venga monitorata 6 mesi dopo la diagnosi e poi una volta ogni 12-24 mesi mediante valutazione dietetica da parte di un nutrizionista o dietista (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 191/2015).

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti