Contraccezione: le giovani ignorano le alternative alla pillola

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/11/2015 Aggiornato il 09/11/2015

Scarsa informazione tra le adolescenti: il 45% delle ragazze ha rapporti non protetti e l'Italia è agli ultimi posti in Europa in tema di contraccezione

Contraccezione: le giovani ignorano le alternative alla pillola

“Uso la pillola perché non conosco un altro metodo di contraccezione”. Ad affermarlo è Chiara, 17 anni, una delle tante adolescenti che ignorano le alternative per evitare una gravidanza indesiderata. Non a caso l’Italia è agli ultimi posti per l’uso e la conoscenza dei metodi contraccettivi. Ecco perché, anche quest’anno, ha preso il via l’appuntamento promosso dalla Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia ) e da Msd Italia, “La Pillola Senza Pillola”, campagna che prevede un servizio di counseling ginecologico gratuito e anonimo in 12 città.

Disinformazione e paura

Nonostante l’84% delle giovani desideri cambiare metodo contraccettivo, ancora il 68% non conosce alternative alla pillola,  secondo un’indagine GFK Eurisko, resa nota durante la Giornata mondiale della contraccezione. I dati si fanno ancora più allarmanti se si pensa che il 45% delle ragazze ha regolarmente rapporti non protetti. “Dietro a questo non utilizzo, ci sono due motivazioni –  spiega Rossella Nappi, responsabile scientifica della campagna “La Pillola Senza Pillola” –  la non conoscenza della contraccezione e la paura nei confronti di quella ormonale. Le ragazze non sanno – aggiunge Nappi – che molti dei loro timori sono infondati, soprattutto perché ignorano l’esistenza di metodi a basso dosaggio ormonale, sicuri e senza il rischio della dimenticanza”.

Contraccezione: Italia, fanalino di coda

Tra i 16 paesi dell’Unione Europea valutati dall’IPPF , la più vasta rete di associazioni per la salute delle donne, l’Italia è agli ultimi posti in tema di contraccezione. Gli stati  più attenti a questo argomento sono Germania,  Olanda e Danimarca. Anche se 7 ragazze su 10 conoscono solo la pillola come metodo contraccettivo, la scelta è molto più ampia. C’è l’anello vaginale, la spirale, il cerotto, il diaframma, per citarne alcuni. “Quello che vorrei capissero le ragazze che non adottano un contraccettivo ormonale per paura di ingrassare o di dimenticarlo – spiega ancora la dottoressa Nappi –  è che non devono rinunciare al contraccettivo, ma solo cambiarlo fino a trovare quello giusto. Per esempio, l’anello ha un dosaggio ormonale basso e va inserito una sola volta al mese.  Questi due importanti aspetti – conclude Nappi – possono cancellare molte delle paure legate all’uso degli ormoni”.

Ginecologi in prima linea

Informarsi è facile grazie all’impegno della Società italiana di ginecologia e ostetricia che ha promosso la campagna “Love it! Sesso consapevole”, in collaborazione con il progetto di MSD Italia “La pillola senza pillola”. In 12 città italiane, fino alla fine dell’anno, le giovani possono ricevere, gratuitamente e in forma anonima, tutte le informazioni utili per la scelta del metodo di contraccezione più adatto a loro.  Inoltre, ci si può informare anche da casa chiedendo consulenze online al sito web www.lapillolasenzapillola.it e utilizzando il nuovo canale Twitter Love it @pillnopill. 

 

 

 
 
 

In breve

PIU’ INFORMAZIONE = MENO GRAVIDANZE INDESIDERATE

Uno dei dati più allarmanti sulla carenza d’informazione in tema di contraccezione, è che le ragazze optano per i rapporti non protetti proprio a causa della scarsa conoscenza dei metodi contraccettivi.

Fonti / Bibliografia

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