Argomenti trattati
Il cyberbullismo è un fenomeno molto grave, dilagante e allarmante. Pettegolezzi, immagini o video imbarazzanti, insulti, derisioni, minacce fisiche sono sempre più spesso diffuse tra i giovani attraverso sms, mail o messaggi sui social network. I ragazzi, infatti, fanno un utilizzo molto scorretto delle nuove tecnologie usandole anche al fine di intimorire, schernire, molestare psicologicamente, mettere in imbarazzo ed escludere altri giovani.
Ansia e depressione
In pochissimo tempo le vittime di questi atteggiamenti possono vedere la propria reputazione danneggiata in una comunità molto ampia di persone. Gli episodi di bullismo che avvengono nella realtà virtuale sono difficili a volte da scoprire, anche dagli stessi genitori e dagli insegnanti, che ne possono rimanere a lungo all’oscuro, non avendo accesso alla comunicazione in rete degli adolescenti. L’invio ripetuto di messaggi offensivi tramite sms, chat o su facebook per un lungo periodo nei confronti di una persona può provocare conseguenze molto gravi come la perdita di fiducia in se stesso, stati di ansia e depressione. Gli autori di questi soprusi, i cosiddetti bulli o il branco, sono in genere persone che la vittima ha conosciuto a scuola, nel quartiere o in un’associazione. Il confine tra un comportamento scherzoso e uno che, invece, è percepito come offensivo non è sempre così netto. Di rado i giovani si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni quando mettono in rete immagini offensive.
A chi rivolgersi
Per arginare il fenomeno del cyberbullismo è nato un nuovo servizio di supporto per le vittime. Si tratta del primo servizio nato in Italia di supporto alle vittime di cyberbullismo, spesso minori d’età. Chi subisce violenza via web può ora contattare il numero 393.300.90.90 o scrivere all’indirizzo email help@off4aday.it . Il servizio è gestito da un team di psicologi pronti a rispondere e ad aiutare chi ne avesse bisogno.
Un fenomeno largamente diffuso
Secondo una recente indagine della Società italiana di pediatria il 31% dei tredicenni (35% ragazze) dichiara di aver subito atti di cyberbullismo e il 56% di avere amici che l’hanno subito. È rassicurante sapere che per combattere il fenomeno del cyberbullismo è nato un nuovo servizio di supporto per le vittime. Queste, spesso minori d’età, hanno paura ad ammettere questo genere di molestie, non sanno difendersi dai coetanei che li perseguitano e non conoscono le conseguenze di un comportamento che di fatto è criminale. Per fortuna contro il cyberbullismo è nato un nuovo servizio di supporto per le vittime, che potranno così difendersi e denunciare le offese subite.