Depressione da piccoli: rischio cardiaco più alto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/03/2014 Aggiornato il 27/03/2014

Adolescenti a rischio di sviluppare malattie cardiache e dipendenze se da bambini hanno sofferto di depressione 

Depressione da piccoli: rischio cardiaco più alto

I rischi di patologie cardiocircolatorie aumentano per i bambini che soffrono di depressione infantile. Lo rivela un nuovo studio condotto da Jonathan Rottenberg, della University of South Florida. E diventa più elevato non soltanto il rischio di infarto, ma anche quello di essere obesi e soggetti a dipendenze, come per esempio quella dal fumo, fin dall’adolescenza.

Prevenire e curare in tempo

Jonathan Rottenberg, che ha pubblicato i risultati della sua ricerca sulla rivista Psychosomatic Medicine, ha osservato la presenza di alti tassi di patologie cardiache tra i genitori di adolescenti che sono stati depressi durante l’infanzia. Da tempo è nota l’associazione tra depressione e rischio cardiaco, ma finora non era mai stato chiarito quando questa correlazione emergesse e se potesse essere rilevabile già dai primi anni in cui si sviluppa il disturbo mentale. I risultati dello studio statunitense dimostrano, quindi, che è necessario prevenire e trattare in tempo la depressione infantile per ridurre le probabilità di insorgenza di malattie cardiovascolari nel corso del tempo.  

Ansia e depressione

Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi su quelle forme di depressione infantile  che si manifestano in modo clinico già in adolescenza. Uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Scientifico Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco) ha messo in evidenza il nesso tra la predisposizione genetica all’ansia e la depressione in adolescenza, tenendo conto anche delle variabili ambientali. L’indagine ha preso in esame 300 ragazzi che sono stati seguiti per 5 anni. Il lavoro si è focalizzato sul ruolo delle varianti genetiche che controllano il trasportatore della serotonina, importante nei disturbi dell’umore. Dopo il periodo di valutazione, è stato dimostrato che I bambini ansiosi con un assetto genetico sfavorevole sul funzionamento del sistema della serotonina sviluppano più facilmente una depressione clinica in adolescenza, se hanno vissuto situazioni familiari stressanti. 

In breve

ATTENZIONE A IRRITABILITA’ E STANCHEZZA

I sintomi principali della depressione negli adolescenti, come anche per la depressione infantile, sono irritabilità, stanchezza, sintomi del corpo (mal di testa, mal di stomaco, nausea, vomito, scarsa voglia di mangiare) disinteresse (apatia) e incapacità di divertirsi. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti