Depressione: lo sport può aiutare gli adolescenti a prevenirla

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/09/2014 Aggiornato il 23/09/2014

Depressione: i ragazzi fisicamente più in forma sono anche quelli meno a rischio di cadere vittime del disturbo

Depressione: lo sport può aiutare gli adolescenti a prevenirla

Una sana attività fisica durante l’adolescenza sarebbe in grado di ridurre il rischio di depressione, in particolare nelle ragazze. Secondo un recente studio condotto dai membri della University of North Texas, presentato alla convention annuale dell’American Psychological Association, più le ragazze delle scuole medie sono in forma e fanno attività sportiva, minori sono i rischi di sviluppare i sintomi della depressione.

Lo studio su quasi 500 studenti

Per giungere a queste conclusioni, gli studiosi hanno preso in considerazione un campione di 437 studenti, oltre la metà dei quali ragazze (55%), in sei scuole medie di una contea del Texas. I partecipanti di prima e seconda media hanno risposto alle domande sui loro sintomi di depressione e sull’attività di fitness, inoltre sono stati pesati e hanno completato un test di corsa di tipo “shuttle”, una procedura di test atletici che comprende brevi scatti di velocità. 

Diminuire i rischi

Il livello di attività fisica di uno studente può cambiare di settimana in settimana, mentre la forma fisica è il risultato di una attività fisica prolungata. Secondo lo scienziato coordinatore dello studio, Camillo Ruggero, valutare l’indice di massa corporea degli studenti, il loro risultato su un test di corsa “shuttle” e le loro sensazioni di fitness personale, serviva a ottenere un quadro più completo del livello di forma fisica dello studente. Secondo lo studio il 28 per cento delle ragazze in prima media e il 29 per cento di quelle in seconda media avevano sintomi elevati di depressione. Attenendosi alle evidenze dei fatti, il grado di fitness riferibile ai soggetti oggetto della ricerca si è rivelato un indice significativo per monitorare l’insorgenza della depressione giovanile. Incrociando i dati, i ricercatori hanno scoperto infatti che avere una forma fisica adeguata all’età diminuiva il rischio di depressione.

Programmi ad hoc nelle scuole

Gli esperti avrebbero concentrato la ricerca sul periodo delle scuole medie, perché proprio in questa fase i giovani tendono ad abbandonare le attività sportive e a prendere peso. La depressione in adolescenza è spesso associata a una serie di risultati scadenti a scuola ed è la causa principale di disabilità in questa fascia di età, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. La depressione che inizia in questo momento può portare alla depressione cronica o ricorrente negli anni successivi. I programmi di forma fisica, quindi, sono un modo per aiutare a prevenire la depressione, ma, secondo Ruggero, le scuole dovrebbero utilizzare anche altri interventi, come la terapia uno-a-uno o di gruppo, che affrontano direttamente il trattamento dei sintomi.


In breve

PIU’ SPORT CONTRO GLI SBALZI D’UMORE

I risultati dello studio americano confermano il doppio filo che unisce la depressione e i disturbi dell’umore e l’attività fisica. Quest’ultima può avere, quindi, un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento di gravi disturbi in grado di compromettere la salute dei giovani arrecando contemporaneamente un danno sociale ed economico.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti