Didattica a distanza: allarme per la vista dei bambini

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 05/11/2020 Aggiornato il 05/11/2020

La miopia colpisce di più i bambini che trascorrono molte ore davanti a computer e tablet ampiamente utilizzati ora anche per la didattica a distanza. La soluzione: postura e distanza adeguate ed esposizione alla luce solare

Didattica a distanza: allarme per la vista dei bambini

Si potrebbe definirla, parafrasando il termine…. smartschool. La didattica a distanza, che torna prepotentemente a farsi strada, ha sollevato un problema importante che riguarda la vista dei bambini. A causa del lockdown che ora si ripropone, molti studenti sono staranno seduti per ore davanti a tablet e pc per seguire le lezioni online, modalità che, se ripetuta nel tempo, potrebbe causare danni agli occhi.

Miopia in forte aumento

Tra i giovani iniziano ad aumentare i casi di miopia. L’allarme è più che giustificato, come sottolinea Luca Iacobelli, responsabile della Divisione di Oftalmologia del Gruppo Sanitario INI, Istituto Neurotraumatologico Italiano:  “Con questo nuovo lockdown molti ragazzi passeranno diverse ore davanti al computer. Avevamo già osservato un aumento importante della miopia negli ultimi anni, che attualmente colpisce circa un terzo dei bambini, e questo incremento, come dimostrato da numerosi studi, è sicuramente legato a fattori ambientali quali l’uso smodato di tablet e cellulari, il troppo tempo trascorso al chiuso e non all’aria aperta con luce solare”.

Un aiuto dalla dieta

Si pone il problema, quindi, di come gestire e limitare al minimo l’uso dei dispositivi, visto il ripristino della didattica a distanza. “L’utilizzo di computer, tablet e smartphone va limitato allo stresso necessario, cercando di garantire comunque una buona illuminazione ambientale, possibilmente solare – puntualizza Iacobelli -. Per questo è consigliabile, quando possibile, passare del tempo all’aria aperta e seguire una dieta ricca di liquidi, frutta e verdura. Se poi si passano molte ore davanti ai monitor dei computer o dei tablet, è utile anche mantenere postura e distanza adeguate, interrompendo la visione con pause frequenti.
In ogni caso i bambini vanno portati dallo specialista oculista per visite di routine intorno ai 3-4 anni e poi secondo il bisogno. Se è presente una familiarità per miopia o i genitori si accorgono che il figlio si avvicina troppo al pc o alla tv per guardare, le visite dall’oculista vanno effettuate più precocemente”.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Per proteggere la vista e la postura, chi lavora al computer dovrebbe fare 15 minuti di pausa ogni 2 ore continuative davanti al pc.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti