Dipendenza da Internet: tra i 13 e i 20 anni i più colpiti

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/03/2013 Aggiornato il 04/03/2013

Sono soprattutto i maschi a essere vittime della rete. Negli ultimi anni sono nate strutture specializzate per intervenire su quello che si classifica come un vero e proprio disturbo

Dipendenza da Internet: tra i 13 e i 20 anni i più colpiti

 

Chi è più a rischio

Asociale, arrendevole o aggressivo, ma anche apatico e paranoico. L’identikit di chi decide di “disintossicarsi” dalla rete, parla soprattutto di ragazzi tra i 13 e i 20 anni. A creare maggiore dipendenza da internet tra i più giovani sembrano essere i social network con la loro illusione di vita reale simulata, così come i giochi di ruolo, in particolare quelli di guerra. Anche se il fenomeno non risparmia il sesso femminile, è nettamente superiore la percentuale di maschi dipendenti: veri e propri “schiavi” della rete che non riescono a stare scollegati, altrimenti vanno in astinenza. In questo caso si possono manifestare sintomi anche gravi come ansia, depressione e paura di perdere il controllo di ciò che accade online.

Le strutture per disintossicarsi

Negli ultimi anni sono nate strutture dove è possibile curare la dipendenza da internet. Tra queste figurano il Centro per le psicopatologie da web del policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, nato nel 2009, e l’ambulatorio dell’ospedale “Molinette” di Torino aperto nel 2010 e facente capo al dipartimento di Psicologia clinica. In entrambi i casi la prenotazione per la prima visita avviene o rivolgendosi direttamente all’ospedale o chiamando i seguenti numeri: 06.30154332/06.30154121 per Roma;  011.6336740 per Torino.

Gli interventi del Centro del Policlinico Gemelli

Il Centro del Policlinico Gemelli è caratterizzato dalla multidisciplinarietà e dall’integrazione degli interventi. Non a caso, il protocollo è strutturato in tre passi: un colloquio iniziale per confermare o meno la diagnosi di dipendenza da internet; incontri successivi per individuare il problema che, in casi particolarmente gravi, può essere contenuto con un’appropriata cura farmacologica; l’inserimento progressivo in gruppi di riabilitazione, che hanno lo scopo di riattivare un contatto “dal vivo” con gli altri. Questo consente di mettere in atto esperienze di condivisione, senso del limite, capacità di attesa e comunicazione non verbale.
I numeri del centro non passano inosservati: a poco più di un anno dalla nascita della struttura, infatti, si contavano oltre 180 “malati” di Internet che sono stati seguiti dal personale medico. Persone che non riuscivano a staccarsi da videopoker online, da social network come Twitter e Facebook, ma anche con problemi legati alla pornografia sul web e ai giochi di ruolo.
Per approfondire l’argomento ecco l’intervista

 

al dottor Federico Tonioni, che dirige il Centro per la dipendenza da Internet di Roma.

In breve

Dipendenza dal web? Più a rischio i maschi

La dipendenza da internet si manifesta con un’incapacità di scollegarsi dal web. Se questo accade, infatti, si manifestano sintomi anche gravi come ansia, depressione e paura di perdere il controllo di ciò che accade online. A creare maggiore dipendenza sono i social network con la loro illusione di vita reale simulata. Oggi esistono degli appositi centri per riabilitare chi soffre di questo disturbo.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti