Dipendenze: troppi i giovani “schiavi” di alcol, fumo e gioco

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 02/03/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Gli ultimi dati italiani rivelano che alcol, fumo e gioco sono molti diffusi fra i giovani. Ecco allora come prevenire e affrontare le dipendenze

Dipendenze: troppi i giovani “schiavi” di alcol, fumo e gioco

Le dipendenze non risparmiano nemmeno i più giovani. Anzi, sono proprio i ragazzi a rappresentare una delle fasce più vulnerabili da questo punto di vista. La conferma arriva dagli esperti delI’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente di Roma che, sul nuovo numero della rivista “A Scuola di Salute”, lanciano un vero e proprio allarme in merito al consumo di alcol e fumo e alla diffusione del gioco di azzardo  fra i ragazzi.

Tutti i numeri del fenomeno

I medici del Bambin Gesù, sulla base dei dati dell’Osservatorio europeo sulle droghe, di Doxa, Istat, Nomisma e Unipol, hanno calcolato che il fenomeno delle dipendenze riguarda almeno il 15% dei ragazzini italiani. Più precisamente, hanno scoperto che:

1.       il 20% dei giovani italiani di età compresa tra i 15 e i 34 anni beve abitualmente alcolici,

2.       il 16% dei ragazzi fuma fino al compimento dei 24 anni;

3.       il 19% dei giovani ha consumato cannabis nell’arco di un anno;

4.       il 49% degli adolescenti tra i 14 e i 19 anni hanno giocato d’azzardo almeno una volta all’anno.

Che cosa possono fare mamma e papà

Prevenire e combattere le dipendenze però non è impossibile. Per prima cosa è essenziale che genitori e insegnanti siano realistici e diventino consapevoli dei pericoli cui sono esposti quotidianamente i ragazzi e degli stimoli che possono “fuorviarli”. Quindi, è bene che propongano modi sani di trascorrere il tempo libero e alternative efficaci per superare eventuali disagi e aumentare la sicurezza in se stessi, come corsi sportivi o artistici. Infine, si consiglia di non giudicare o rimproverare l’adolescente, ma cercare di ascoltarlo e di capire che cosa sta provando.

Occhio a questi segnali

È fondamentale, poi, non trascurare eventuali campanelli di allarme, magari per paura o mancanza di tempo: se, per esempio, il ragazzo fa assenze ingiustificate a scuola, mostra disinteresse verso qualsiasi attività ricreativa, ha comportamenti aggressivi, si isola, è meglio indagare.

 

 
 
 

DA SAPERE

CHIEDERE AIUTO
Di fronte a un problema di dipendenze, è bene parlarne con il pediatra o con il medico e, se necessario, rivolgersi a centri e figure specializzati in questo campo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti