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C’è anche il disagio mentale, in tutte le sue sfaccettature, fra le conseguenze dell’abuso di droghe. Si tratta di un effetto poco conosciuto, ma purtroppo molto grave. Ed è proprio la diffusione sempre maggiore di cannabis &co nelle giovani generazioni, il responsabile principale anche dell’aumento di malattie mentali fra i ragazzi. A lanciare l’allarme sono stati gli esperti riuniti in occasione del convegno “I fattori determinanti della salute mentale”, tenutosi recentemente a Roma.
Un problema con tante declinazioni
In Italia sono circa 2 milioni le persone che soffrono di disagio mentale, cioè che non possono condurre una vita normale a causa di alterazioni nei comportamenti o nei pensieri. Rientrano in questo gruppo moltissime malattie diverse, di gravità differente, dall’ansia alla bulimia, dalla depressione all’ipocondria.
L’abuso di droghe altera il cervello
Alla base delle malattie, in genere, ci sono varie concause che interagiscono fra loro. Ebbene, fra i fattori di rischio c’è anche l’abuso di droghe. Infatti, queste sostanze possono alterare le funzioni e le strutture cerebrali. Le conseguenze sono particolarmente negative durante l’adolescenza, perché è l’epoca in cui solitamente fa il suo esordio il disagio mentale. Fra l’altro, sono proprio i ragazzi a fare il maggior uso di cannabis, cocaina e altri mix. “Negli ultimi anni abbiamo uno scenario completamente diverso dominato dall’abuso di sostanze con disturbi che colpiscono soggetti sempre più giovani” ha confermato Giuseppe Ducci, direttore del dipartimento di salute mentale della Asl Roma 1.
Le cure esistono
Il disagio mentale, però, non è invincibile. Oltre che con le cure farmacologiche, può essere affrontato con la psicoterapia e soprattutto con l’inclusione sociale. I malati mentali, infatti, sono quasi sempre isolati e soli. Per farli stare meglio, è essenziale aiutarli a reinserirsi nella società.