Disturbi alimentari in aumento fra gli adolescenti maschi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/01/2014 Aggiornato il 10/01/2014

Secondo un recente studio, i disturbi alimentari non riguardano solo le femmine: ne soffre anche il 17% dei ragazzi

Disturbi alimentari in aumento fra gli adolescenti maschi

Chi pensava fossero un problema solo al femminile deve ricredersi. I disturbi alimentari possono interessare anche i maschi. La conferma arriva da una ricerca effettuata da un team di ricercatori americani, del Children’s hospital di Boston, pubblicata sulla rivista scientifica Jama Pediatrics. L’indagine è stata condotta su 5.527 adolescenti americani. Gli autori hanno osservato il loro comportamento e li hanno invitati a rispondere a dei questionari relativi al proprio stile di vita, alla propria alimentazione e al rapporto con il proprio corpo.

Risultati sconcertanti

Dall’analisi dei risultati. è emerso che il 17,9% dei ragazzi maschi soffre di disturbi alimentari. Il 9,2% ha ammesso di desiderare un corpo più muscoloso, il 2,5% vorrebbe essere più magro, mentre il 6,3% è preoccupato per l’aspetto fisico in generale. Lo studio rivela, inoltre, che i ragazzini ossessionati dai muscoli ricorrono agli integratori e agli ormoni della crescita in misura doppia rispetto ai loro coetanei. Non solo. Sono anche più attratti dagli alcolici. I teenager che vogliono dimagrire, invece, sono disposti a seguire diete rigidissime. Sono loro i più soggetti ai sintomi depressivi e ai disturbi alimentari, in particolare anoressia  e bulimia nervosa.

Allarme vigoressia

Purtroppo il problema non è confinato solo negli Usa. Anche in Italia è in costante aumento il numero dei giovani che hanno un cattivo rapporto con la propria immagine e sono insoddisfatti del proprio corpo. Il disturbo alimentare più diffuso nel nostro Paese è la vigoressia: una vera e propria ossessione per la forma fisica, i muscoli tonici e il fisico perfettamente scolpito. Trattandosi di un fenomeno relativamente nuovo, è ancora poco conosciuto da genitori e insegnanti, ma anche dai medici. Non va, però, sottovalutato perché può esporre a rischi seri. I segnali da non sottovalutare? Il molto tempo trascorso in palestra; la fissazione per il corpo, che è al centro di ogni pensiero e di ogni discorso con gli altri; l’attenzione eccessiva per la dieta, solitamente iperproteica; l’uso smodato della bilancia. 

In breve

IN AGGUATO ANCHE I DISTURBI PSICOLOGICI

I ragazzi che soffrono di disturbi alimentari, in genere, hanno problemi psicologici, come la scarsa autostima, l’insicurezza, il senso di inadeguatezza, che li porta anche a sviluppare problemi di socializzazione e di integrazione sociale. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti