Disturbi alimentari: un centro per anoressia e bulimia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/03/2017 Aggiornato il 22/03/2017

La Residenza Gruber ospita pazienti con disturbi alimentari gravi, inviate dai centri psichiatrici territoriali

Disturbi alimentari: un centro per anoressia e bulimia

La permanenza media è di quattro mesi e mezzo. Stando ai dati raccolti fino a oggi – sebbene sia presto per avere numeri definitivi – la metà delle pazienti guarisce, in due casi su dieci i disturbi alimentari diventano cronici. Le altre pazienti, sebbene non riescano a superare il problema, imparano a tenerlo sotto controllo.

Non solo anoressia

Anoressia, bulimia, binge eating, disturbi sottosoglia e forme ibride: sono diversi i disturbi alimentari di cui soffrono le ragazze ospiti della Residenza Gruber, sui colli bolognesi. La residenza, pubblica, nata un paio di anni fa da un’idea della Fondazione Gruber, accoglie le pazienti inviate dai centri psichiatrici territoriali. Da maggio 2015 sono state ricoverate 75 pazienti: “La struttura – spiega il direttore sanitario Michele Rugo – è pensata per pazienti gravi con quadri psicotici, schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi, per cui il day hospital o i servizi ambulatoriali non bastano”.

Terapie individualizzate

Il percorso psicoterapico che accompagna le pazienti è tutt’altro che rigido: si va dall’impostazione cognitivo-comportamentale, all’approccio psicodinamico, passando per lo psicodramma, a seconda dei benefici che le pazienti ne ricavino, nell’ottica di una terapia personalizzata. All’interno della struttura ci sono laboratori di arte, una biblioteca e una cucina didattica, dove s’impara a familiarizzare con il cibo e a sfatare luoghi comuni.

Tante attività

C’è anche una palestra, dove è possibile seguire lezioni di danza e di yoga, “per insegnare alle ragazze ad ascoltare il proprio corpo – continua Rugo -. Le attività servono a far emergere i problemi su cui poi lavorare nelle sedute individuali. Poi ci sono gli incontri con i genitori, per capire se coinvolgerli nella terapia”. In generale, precisa lo studioso, “è più facile avere buoni risultati se la paziente è giovane e il disturbo è recente”.

Il momento dei pasti

La maggior parte delle pazienti mangia in una sala comune; solo per le ragazze per cui il momento del pasto è particolarmente angosciante, o per le pazienti che devono lavorare su aspetti come la velocità con cui consumano il cibo, i pasti vengono consumati in solitudine con l’assistenza di un terapeuta. Quando la terapia è avviata, passano un fine settimana a casa per affrontare la cucina della mamma.

Legami importanti

Le ospiti della residenza mantengono il contatto con l’esterno: escono in gruppo per vedere un film o una mostra o per fare shopping e, se vogliono, possono seguire lezioni scolastiche nelle scuole del circondario, anziché nella residenza. Salvo poche eccezioni, le ragazze ospiti della residenza vivono – e guariscono – insieme, spiega Rugo: quasi tutte le camere sono doppie, nascono relazioni importanti. “E quando vengono dimesse e tornano a casa sono lacrime, abbracci e promesse di rimanere in contatto”.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

In Italia i disturbi del comportamento alimentare interessano circa 3 milioni di persone (5% della popolazione) e sono la prima causa di morte nelle ragazze tra i 12 e i 25 anni.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti