Emicrania con aura per il 5% degli adolescenti

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 23/12/2019 Aggiornato il 23/12/2019

I primi episodi di emicrania con aura si registrano sempre prima, in quanto l'adolescenza è più precoce, determinando un aumento dei casi

Emicrania con aura per il 5% degli adolescenti

In molti ritengono che sia un disturbo che interessa esclusivamente gli adulti. Eppure l’emicrania con aura colpisce anche i giovanissimi. È ben il 5% degli adolescenti a soffrire di questo disturbo che si manifesta con attacchi dolorosi, spesso bilaterali.

Disturbo in crescita

A parlarne è Cristiano Termine, docente di Neuropsichiatria Infantile dell’Università dell’Insubria, che spiega che l’emicrania con aura è in forte crescita in tutti i Paesi occidentali e interessa sempre più spesso anche i giovanissimi. “Diagnostichiamo l’emicrania con aura anche in bambini di 11 o 12 anni. I primi episodi si registrano con sempre maggiore anticipo rispetto al passato in quanto l’adolescenza è più precoce e sta determinando un aumento dell’incidenza della malattia”, spiega il neuropsichiatra.

Come si manifesta

L’emicrania è un mal di testa caratterizzato da un dolore di intensità moderata o severa, il più delle volte unilaterale (ma non mancano i casi in cui si manifesta bilateralmente), che tende a peggiorare con il movimento e con gli sforzi fisici  e che si accompagna generalmente a nausea, vomito, fotofobia, fonofobia e osmofobia. Nella forma con aura l’emicrania è preceduta da diversi sintomi – tipo visione di lampi (fotopsia) o scintille, deformazioni di oggetti, oscuramento di metà campo visivo (emianopsia), ma anche formicolio e addormentamento di un arto superiore o inferiore (parestesia) – al cessare dei quali inizia l’emicrania.

Una cura naturale

Secondo gli esperti una valida opzione terapeutica per trattare l’emicrania con aura nei giovanissimi è un prodotto naturale ottenuto combinando tre diverse sostanze: il magnesio e gli estratti di due piante, la griffonia (o fagiolo africano) e il partenio (pianta molto diffusa in Italia). Il nutraceutico (prodotto di origine alimentare) è stato testato con successo in uno studio durato 16 settimane condotto in cinque centri italiani (La Sapienza Sant’Andrea di Roma, Ospedale Gaslini di Genova, Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, Ospedale Businco di Cagliari e l’Ospedale Universitario di Sassari).

Maggiore aderenza alla terapia

Per avere un effetto terapeutico, il nutraceutico deve essere assunto due volte al giorno. “Il trattamento con questo prodotto ha dimostrato di ridurre del 50% il numero di episodi di mal di testa – spiega Termine – e la cura ha inoltre dimostrato di essere sicura e non presenta effetti collaterali rilevanti. In particolare abbiamo riscontrato come i genitori siano più propensi e contenti di utilizzare questo prodotto rispetto a un farmaco tradizionale, poiché considerato una cura più leggera e meno invasiva, dando vita a una maggiore aderenza alla terapia”.

 

 

 
 
 

Da sapere

È importante non sottovalutare il problema e a rivolgersi tempestivamente agli specialisti in caso di ripetuta comparsa di dolore alla testa, per evitare di diagnosticare il disturbo in ritardo

 

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